Ha fatto il suo esordio questa mattina, in piazza Santo Stefano, il
comitato Acqua Bene Comune di Melito, dando il via alla raccolta firme per
chiedere un consiglio comunale monotematico sul tema della gestione pubblica
del servizio idrico e il rispetto della volontà popolare, espressa da 27 milioni di
cittadini italiani con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011.
La raccolta di
sottoscrizioni, partita questa mattina, continuerà nei prossimi giorni attraverso
nuovi incontri con la cittadinanza e mira alla costituzione di un’azienda speciale
consortile sulla base del modello napoletano dell’ABC; un provvedimento,
quest’ultimo, che dovrebbe necessariamente essere oggetto di tutti i passaggi
burocratici e politici del caso e nel rispetto della volontà popolare.
Nel documento sottoposto alla sottoscrizione dei cittadini si legge: “Riteniamo
che, alla luce della recente Legge Regionale n. 15/2015, ‘Riordino del Servizio
Idrico Integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano’, sia necessaria una
rinnovata iniziativa di tutte le pubbliche istituzioni che riaffermi che la risorsa
idrica vada gestita come bene comune e non come merce condizionata dal
mercato. ci appelliamo al Sindaco e ai Consiglieri comunali, in rappresentanza
dei cittadini e nel rispetto dei principi costituzionali di autonomia e
sussidiarietà, affinché, attraverso gli strumenti democratici di cui i Consigli
dispongono, adottino una deliberazione che rappresenti le volontà sopra
descritte, rispettando così la sovranità popolare referendaria”.
Un’iniziativa che ha visto la partecipazione e l’interesse di molti cittadini che si
sono avvicinati al banchetto allestito in piazza e, una volta conosciute le
intenzioni del comitato, hanno firmato il proprio assenso alla proposta.