E’ inconcepibile il modo in cui l’Amministrazione Comunale di Giugliano non abbia preso in considerazione i comuni limitrofi relativamente al tema dell’Ecovillaggio per i Rom. I limiti di confine tra i comuni di Napoli Nord e specialmente Villaricca, Giugliano, Qualiano, sono quasi invisibili, infatti i nostri territori si intersecano tra di loro e spesso le scelte di uno vengono inevitabilmente subite dagli altri. Pertanto c’è bisogno che si crei un tavolo di concertazione tra tutti i comuni sopracitati, e perché no portare tale problematica anche nei nostri consigli comunali. I Rom, da sempre, rappresentano una problematica sociale per i nostri territori. Oltre a furti e rapine è stato constatato che Il 60% dei roghi tossici sono causati da loro, bruciano copertoni per ricavarne ferro e fili elettrici per ricavare rame, il tutto ovviamente di provenienza illecita. Può essere vista favorevolmente l’iniziativa di un comitato civico per raccolta firme al fine di indire un referendum consultivo sulla realizzazione della struttura: per tematiche così delicate è giusto prendere in considerazione la volontà popolare.
Sono favorevole alle strategie Europee per l’inclusione sociale, purché tale inclusione significhi anche per “gli ospitati” il rispetto delle leggi e delle regole del buon vivere civile e sicuramente la creazione di un Ecovillaggio non realizza una vera e propria inclusione sociale ma crea solo una ghettizzazione.
Il mio invito è rivolto in primis al Sindaco Antonio Poziello e tutto il consiglio comunale di Giugliano oltre che a De Luca e il Consiglio Comunale di Qualiano al fine di dare la migliore soluzione ad una problematica ormai atavica dei nostri territori.
Com. Stampa – Nello Chianese
