Se non è una guerra di camorra poco ci manca. Quanto sta accadendo in questi ultimi 15 giorni tra Melito e Mugnano è la dimostrazione che gli equilibri all’interno del clan Amato-Pagano sono cambiati.
Dall’agguato al centro scommesse di Mugnano alle continue stese a Melito, passando per la gambizzazione del 40enne Tommaso Caporrino, gli Scissionisti hanno mostrato qualche lacuna, mai vista in quasi dieci anni di predominio nei territori mugnanesi e melitesi.
I capi dell’organizzazione camorristica però stanno cercando di correre ai ripari annullando gli ex amici, ora cani sciolti in cerca di rivalse dopo aver pesto la qualifica di ras.
Gli ex reggenti del clan a Mugnano e Melito sono praticamente introvabili negli ultimi giorni. Sulle loro tracce vi sono sia i buoni che i cattivi, visto che le forze dell’ordine sono al lavoro per assicurare alla giustizia i due luogotenenti oggi in fuga.
Dall’altra parte, le menti degli Scissionisti sono alla disperata ricerca degli ex alleati. In particolar modo dopo gli attacchi nel rione 219 di Melito, con il conseguente ferimento del pusher Caporrimo ed alla stesa effettuata nella stessa zona e lungo le arterie principali di Melito e Mugnano nei giorni scorsi.
Un legame indissolubile tra Melito e Mugnano, al punto che l’oramai ex ras mugnanese avrebbe dato ras mugnanese averebbe dato ospitalità e protezione al ‘collega’ melitese, dopo che questi era stato spodestato dai leader della cosca.
Patto contro gli Scissionisti prima della fuga. Gli Amato-Pagano sulle tracce degli ex ras di Mugnano e Melito
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