venerdì, Luglio 18, 2025
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Non solo ‘Zia Rosaria’. Ecco chi era l’altro capo degli Scissionisti dopo gli arresti di O’Lello e Cesarino

Gli arresti delle ultime ore, che hanno decapitato il clan degli Scissionisti, continuano a tenere banco. Nello specifico, le indagini confluite nell’ordinanza eseguita martedì hanno ad oggetto contesti criminali distinti ma contigui: il primo facente capo a Rosaria Pagano, individuata quale attuale capo del clan AmatoPagano, il secondo facente capo a Mario Avolio, al quale si sono affiancati prima Ferdinando Lizza e poi Giuseppe lavarone e Salvatore Tufo – scrive Cronache di Napoli – Il punto di convergenza tra i due gruppi criminali è rappresentato dalla gestione nell’area nord di Napoli del mercato all’ingrosso della droga, in particolare della cocaina. Le indagini hanno, infatti, consentito di evidenziare che tale attività non è più esclusivo appannaggio del clan Amato-Pagano in quanto sul medesimo territorio operano, ormai m regime di aperta concorrenza, anche altri gruppi criminali, alcuni dei quali riferibili ad alcuni degli indagati. Lizza è ritenuto dagli inquirenti un socio “privilegiato” di Avolio. Proprio quest’ultimo, quando cambiarono gli equilibri all’interno del clan Amato-Pagano a seguito della latitanza di Cesare Pagano, si trovò a dover necessariamente ad aumentare la quantità di droga da immettere sul mercato e a tal fme percorse due strade. La prima fu quella di sfruttare maggiormente i canali storici di approvvigionamento, come i clan dell’area vesuviana (si registrano diversi contatti con i Gallo-Tamarisco), avvalendosi, anche per finanziare le varie operazioni, di personaggi che operano nel settore da decenni. La seconda strada percorsa fu quella di individuare nuovi filoni di acquisto, creando singole relazioni con esponenti del mondo del narcotraffico, personalmente gestite. In questo contesto si collocherebbero i censiti rapporti avuti da Avolio.