venerdì, Luglio 18, 2025
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Giugliano. Inchiesta sui poliziotti corrotti, ecco cosa hanno risposto ai giudici

Quasi tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, solo un indagato ha respinto tutte le accuse. Questo l’esito degli interrogatori di garanzia che hanno coinvolto poliziotti del Commissariato di Giugliano, sotto inchiesta a vario titolo per corruzione poichè accusati di favori in cambio delle licenze per le sale scommesse. L’unico a rispondere alle domande del Gip Morra è stato Giovanni Capriello, imprenditore 55enne di Aversa (difeso dagli avvocati Nello Palumbo e Paolo De Angelis) il quale ha respinto le accuse fornendo una sua versione dei fatti, negando il suo coinvolgimento m merito ad un presunto pagamento di denaro (che sarebbe stato effettuato da altri due indagati) per evitare il suo deferimento dopo un controllo nella sua attività risultata sprovvista della tabella dei giochi proibiti.
Scena muta, invece, per tutti gli altri indagati: Giuliano Mariano Napolano, 42enne di Chiaiano ma domiciliato a Marano; Giuseppe Imperio, 40enne di Marano, Giuseppe Cesaro. 55enne di Giugliano (difeso dall’avvocato Antonio Peluso), e lolanda Tozzi, 52enne di Aversa (difesa dall’avvocato Michele Liguori) si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Il bilancio complessivo dell’operazione è di otto misure cautelari: Gli altri indagati sono Pasquale Amato, 54enne di Santa Maria Capua Vetere, Rosario Laurano Marra, 41enne di Marano Rodolfo Punzo, 53enne di Giugliano, un 57enne di Aversa, un 45enne di Pozzuoli ed una 25enne di San Giorgio a Cremano. Le indagini sono state portate avanti anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Per tutti sono state confermate le misure.