venerdì, Luglio 18, 2025
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«E’ maligno come un tumore». La macabra rivelazione del boss sul killer che spara al cervello

Gli sparò alle spalle dopo un breve inseguimento, lo fece cadere dalla moto, poi si avvicinò e gli sparò dei colpi di pistola alla testa. Per la brutalità del suo gesto venne soprannominato “tumore”. Si tratta di Luigi Cutarelli, attualmente in carcere in quanto destinatario di una serie di ordinanze di custodia cautelare per omicidi ‘commissionati’ dall’ex boss Carlo Lo Russo. E’ proprio l’ex capoclan dei Capitoni che, nell’ambito del racconto del delitto Esposito, fornisce un particolare inquietante sulla violenza con la quale Cutarelli portava a termine il suo compito.
”Ciro e Luigi mi dissero che lo avevano acchiappato di faccia sul motorino e che lui se n’era accorto, cercando di scappare. Luigi Cutarelli gli aveva sparato alle spalle. Lui era caduto e Luigi gli aveva dato altri colpi in testa. Rosario De Stefano mi ha raccontato la scena, in particolare mi ha mimato quello che aveva fatto Luigi. Ricordo che utilizzò il termine “tumore” per descrivere Luigi, nel senso che era stato maligno… Insomma mi ha raccontato quello che aveva visto, una scena cui lui aveva assistito. Io per ricompensarlo gli ho dato 1000 euro e anche un poco di cocaina che mandai a prendere. Se ben ricordo mandai Buono a prenderla”.