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venerdì, Luglio 4, 2025
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Villaricca. Svolta per il quartiere Sant’Aniello, ecco la decisione del Consiglio Comunale

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La maggioranza ha votato una mozione per impegnare il sindaco e la giunta a proporre alla Sovrintendenza un abbattimento o una modifica di un fabbricato presente su via Turati, comunemente chiamato “stecca”, presente nel cantiere aperto per la ristrutturazione del quartiere Sant’Aniello. La questione è stata dibattuta nell’ultimo consiglio comunale.
L’assessore ai Lavori pubblici Francesco Guarino ha relazionato in aula: “Abbiamo ricevuto un altro bonifico dalla Regione di oltre 300 mila euro, che ci consente, terminate le piogge, di ripartire velocemente e speditamente verso la conclusione dei lavori. Il Comune si riserverà, oltre ad un appartamento, degli uffici che l’amministrazione sceglierà come destinare, ma sicuramente dovranno interagire con il pubblico. Credo che i Consiglieri, per questo, chiedano alla Giunta di far presentare un progetto, quindi rivolgersi a dei professionisti per capire se realmente tutta quella barriera è ultra settantennale”.

Ad inizio 2016 aprile i tecnici hanno incontrato tutti i proprietari espropriati per fargli firmare gli atti di riconsegna, inoltre hanno visitato gli appartamenti quasi tutti ristrutturati. Attualmente l’ufficio tecnico è impegnato negli allacci di tutte le utenze, dopo si procederà ai collaudi degli appartamenti.

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Il consigliere d’opposizione ed ex assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Cacciapuoti ha commentato: “La cosiddetta ‘stecca’ di Palazzo Sant’Aniello è stata una scelta dell’amministrazione Topo, nel 2010, quando, prendendo atto delle indicazioni della Sovrintendenza e delle perpetrate sospensioni avvenute nel tempo, la stralciò dal progetto, manifestò interesse al trattenimento della stecca stessa, acquisendola al patrimonio comunale e individuando quale opera pubblica la ristrutturazione con fondi propri. Tutti siamo per l’abbattimento e ricordo quante volte il Consiglio ha sollecitato le riprese. Scegliere una via di mezzo, togliendo la superfetazione successiva, tenendoci i due archi fatiscenti e uno pericoloso, aprendo un ulteriore varco centrale, la vedo una bruttura dal punto di vista estetico”. La Sovrintendenza riscontrò l’importanza storica di due archi risalenti al XVI secolo per i quali pose il vincolo architettonico.
Dello stesso avviso il collega Giovanni Granata: “E’ già insito nel potere della Giunta fare quanto contenuto nella mozione per quanto riguarda il discorso di dare incarico per una nuova progettazione, quindi per una ristrutturazione compatibile in termini architettonici con il contesto generale. Per quanto mi riguarda, la mozione va votata per sostenere il progetto originario di abbattimento della stecca, non la ristrutturazione”.

Il sindaco Maria Rosaria Punzo è intervenuta in aula per chiarire l’intenzione della sua maggioranza: “Sicuramente nessuno vuole andare contra legem, ecco perché si chiede di valutare la possibilità dell’abbattimento o di una eventuale modifica di quella stecca. Noi, non avendone le competenze, non possiamo farlo, ma vi saranno dei soggetti preposti a tanto. Già c’è chi ha avuto l’incarico nell’amministrazione precedente. Non si tratta di nessun incarico, non vogliamo darne alcuno; intendiamo solo offrire un’opera migliore ai nostri cittadini”. Alla fine la mozione è stata votata dalla maggioranza mentre l’opposizione pentastellata si è astenuta mentre il restante ha votato in modo contrario.

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