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AUTOBUS TURISTICI RUBATI, TAROCCATI E RIVENDUTI: OTTO ARRESTI
Operazione della Finanza: sigilli a due capannoni di Villaricca e Giugliano


VILLARICCA. Rubavano automobili e bus turistici, li taroccavano e poi li ripiazzavano sul mercato. Una vera e propria organizzazione criminale è stata sgominata dai finanzieri del comando provinciale di Napoli. In manette sono finte otto persone, cinque napoletani e tre extracomunitari, mentre sono stati sequestrati i due capannoni di Villaricca e Giugliano dove finivano i mezzi rubati. Secondo quanto è stato accertato dalle fiamme gialle, le autovetture e i pullman venivano accuratamente contraffatti – con tanto di libretto di circolazione nuovo – prima di finire su un mercato parallelo. I finanzieri, in particolare, non escludono che gli autobus fossero rubati su commissione, a seconda delle richieste degli acquirenti.

Le manette sono scattate per Pasquale Topo, 23enne di Villaricca, Giuseppe Crisafulli, 43enne di Quarto, entrambi noti alle forze dell’ordine, e per tre persone residenti a Qualiano: Salvatore Margione, 29 anni, Francesco Cante, di 45, e Domenico Cante, di 22. In cella anche tre immigrati privi del permesso di soggiorno: si tratta di due serbi (Dragon Jojic e Milan Radanovic, di 29 e 45 anni) e un croato (Nikola Vlajsavijevic, 40 anni). Tutti dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione.

Gli otto arrestati sono stati sorpresi in due diversi capannoni, ma sono comunque riconducibili alla stessa organizzazione. I militari del gruppo comando della guardia di finanza di Giugliano, diretti dal maggiore Geremia Guercia, e quelli del comando compagnia di Pozzuoli, coordinati dal tenente Michele Ciarla, sono arrivati a loro dopo una complessa attività di intelligence. A tradire la gang è stato il comportamento dei due pregiudicati. I finanzieri li hanno pedinati da Quarto fino a Villaricca: qui, sicuri di non essere seguiti, Pasquale Topo e Giuseppe Crisafulli hanno gettato nell’immondizia un borsone nero contenente alcune targhe e diversi documenti automobilistici. Il materiale è stato recuperato dalle fiamme gialle che hanno poi seguito i due uomini fino ad un capannone di periferia. All’interno della struttura sono stati sorpresi in quattro mentre modificavano le matricole di tre pullman rubati il giorno prima (e a cui si riferivano le targhe rivenute precedentemente nel cassonetto) e di due autovetture, una Smart for two e un’Alfa Romeo 156, anche queste risultate rubate. Le indagini hanno quindi permesso di individuare un altro deposito, questa volta a Giugliano, di proprietà di uno dei soggetti pedinati. Qui sono state sorprese altre quattro persone mentre taroccavano le matricole identificative di un autobus e di un’altra Smart.

I due capannoni, 800mq il primo e 300mq il secondo per un valore complessivo di circa due milioni di euro, sono stati sequestrati mentre gli otto arrestati sono stati trasferiti al carcere di Poggioreale. Sotto sequestro sono anche finiti dodici cellulari e venti sim card, 1468 euro e 1900 Kuna croate (circa 260 euro), oltre a diverse targhe e documenti automobilistici su cui sono in corso gli accertamenti. Sono stati invece restituiti ai legittimi proprietari i quattro pullman: dai successivi controlli è emerso che gli autobus, tutti adibiti al trasporto turistico, erano stati rubati a Napoli e a Pomezia ed appartenevano a società di Palermo, Lecco e Benevento.

Gli investigatoti stanno ora cercando di ricostruire la rete di complicità di cui si avvaleva l’organizzazione criminale.



UF – IL MATTINO ed. nazionale 19 FEBBRAIO 2006