venerdì, Luglio 18, 2025
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BERTINI SFIDA TUTTI: «DIMISSIONI? MAI». UN CONSIGLIO STRAORDINARIO
Le dichiarazioni su Israele. Oggi manifestazione a Roma, domenica a Marano


MARANO. Dimettersi? Mauro Bertini non ci pensa proprio. Semmai è disposto a precisare ulteriormente il suo pensiero, quello sull’esistenza di Israele considerata «un pugno nello stomaco», fino a usare parole che suonano come una sostanziale marcia indietro. «Israele esiste ed ha il diritto di esistere – afferma il primo cittadino di Marano, che sabato era in prima fila al corteo per la Palestina libera organizzato da movimenti e Pdci – non la penso certo come il presidente dell’Iran Ahamadinejad». Ma intanto proprio le sue dichiarazioni giudicate antisemite, espresse in alcune interviste all’indomani della manifestazione, sono il motivo che porteranno domani a Roma, davanti alla sede del Pdci, un corteo organizzato dell’Associazione Italia-Israele. «Una dimostrazione concreta di sostegno a Israele e al rispetto di qualsiasi razza o religione, contro i vergognosi attacchi tristemente registrati in questi giorni», dice il presidente Paolo Barelli. Già famoso per aver cancellato via Martiri di Nassiriya («perchè – disse – non esistono martiri a pagamento» intitolandola a Yasser Arafat), Bertini ora getta acqua sul fuoco. E a chi a gran voce chiede le sue dimissioni risponde che «si sentenzia su una frase estrapolata». «Negare l’esistenza di Israele non è il mio pensiero – assicura – Quando ho dichiarato che lo stato ebraico è un pugno nello stomaco dell’umanità intendevo dire che non possono esistere un popolo oppresso ed uno oppressore. Israele deve continuare a esistere, il problema è l’atto compiuto all’epoca della sua costituzione». Il sindaco prova insomma a smorzare i toni. E dopo essere stato «scaricato» dal suo stesso partito, rientra nei ranghi. «Io sono il rappresentante di una istituzione locale, sono un sindaco di periferia, ho le mie opinioni che non devono diventare un problema politico – aggiunge – La posizione del mio partito sull’argomento è chiara e io la condivido». Secondo Bertini «tutte le polemiche suscitate a livello nazionale sono una manovra politica in periodo elettorale. Dopo il caso Calderoli, probabilmente, qualcuno voleva far vedere che anche a sinistra “rotolava” qualche testa. Ma io non sono un problema per nessuno e poi non sono come Calderoli: mi offenderei al solo pensiero di essere associato a lui». Però le distanze da quelle frasi le hanno prese proprio tutti, anche il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto. «Non l’ho sentito – prosegue Bertini – l’altro giorno ho parlato con alcuni dirigenti del partito ma non con lui. Al loro posto, leggendo quelle frasi, anche io avrei preso le distanze». Intanto a Marano, dove Bertini è sindaco dal ’93 a fasi alterne, sono in tanti a dissociarsi da quelle affermazioni. Irritati molti uomini della sua maggioranza, a meno di due mesi dalle elezioni, le prime senza Bertini dopo tredici anni. La conferenza dei capigruppo convocata ieri pomeriggio dal presidente del Consiglio comunale, Salvatore Perrotta, ha espresso una «severa condanna» delle esternazioni e «piena e condivisa solidarietà alle comunità ebraiche e al popolo israeliano». Gli esponenti politici hanno anche concordato una seduta di Consiglio monotematica (giovedì 2 marzo) per «gli indispensabili chiarimenti». Per domenica la Cdl ha annunciato un corteo di protesta, al quale sono stati invitati anche leader nazionali, «per chiedere con più forza le dimissioni di Bertini». E anche nella maggioranza di centrosinistra c’è chi va oltre. «Bertini ne inventa una a settimana – dice il consigliere comunale della Margherita Biagio Iacolare – temo che ormai siamo ad una situazione di non ritorno. Speriamo che il 2 marzo il sindaco si ravveda, in caso contrario da parte nostra arriverà una mozione di sfiducia». Ancora più duro l’assessore regionale al lavoro di Rifondazione comunista, Corrado Gabriele, capogruppo a Marano ed ex compagno di partito di Bertini. «Anche questa volta – dice – non ha saputo misurare le parole. Ma Marano è una città pacifica e pacifista. Se il sindaco il 2 marzo non vorrà prenderne atto vuol dire che al suo posto arriverà il commissario straordinario, perchè noi gli toglieremo la fiducia».



UF – IL MATTINO ed. NAZIONALE 24 febbraio 2006




«CASO BERTINI, SUBITO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO»

I capigruppo condannano le esternazioni e offrono solidarietà agli israeliani




Marano. Una «dura condanna» alle dichiarazioni rese da Bertini e la convocazione di un consiglio straordinario per «gli indispensabili chiarimenti». Così la conferenza dei capigruppo, riunitasi ieri pomeriggio al municipio di Marano, risponde alle esternazioni rilasciate dal sindaco prima al Corriere della Sera («Può venire voglia di dare fuoco ai simboli israeliani») e poi a Radio 24 («Se farei a meno di Israele? Con tanto piacere»). Gli esponenti politici locali non hanno condiviso le ultime esternazioni di Bertini: nel comunicato diffuso alla fine dell’incontro si parla di una «condanna severa alle esternazioni del sindaco» e, al tempo stesso, di «piena e condivisa solidarietà alle comunità ebraiche ed al popolo israeliano». Il presidente dell’assise comunale, Salvatore Perrotta, ha anche annunciato la data del consiglio monotematico: la seduta avrà luogo il prossimo 2 marzo. Non si ferma, intanto, la spirale di polemiche innescate dalle dichiarazioni del primo cittadino. La locale sezione della Margherita, con una nota diffusa ieri mattina, ha ribadito le proprie distanze «dalle inconcepibili e incondivisibili opinioni espresse dal sindaco di Marano sulla politica internazionale. Reclamiamo anche per la Palestina il diritto di essere popolo ed avere una nazione, ma non ci sono assolutamente dubbi sul diritto di esistenza d’Israele». Anche Rifondazione comunista, l’ex partito di Bertini, critica le parole del primo cittadino. «Non è la prima volta che il sindaco fa un errore del genere – dice l’assessore allo Sport Massimo Nuvoletti – Quella di Bertini è stata una leggerezza imperdonabile. Che ha poi prestato il fianco alle strumentalizzazioni politiche. Sono però convinto – aggiunge l’esponente del Prc – che il sindaco sia stato frainteso e che il senso delle sue parole sia stato snaturato». Alleanza nazionale, Forza Italia, Nuova Dc e Nuovo Psi condannano senza mezzi termini quelli che definiscono «i colpi di coda di un animale moribondo». Per la Casa delle Libertà «Bertini è alla disperata ricerca di visibilità, lui che dopo tredici anni di amministrazione non è più ricandidabile». «Quelle su Israele sono dichiarazioni deliranti – afferma Luigi Pariggiano, consigliere di Fi – Non so se Bertini abbia sempre avuto questi pensieri o stia perdendo la ragione in questi mesi. Di certo, non ne esce a testa alta. Tra l’altro, in tanti anni di amministrazione, il sindaco e le sue maggioranze hanno prodotto solo disastri, senza lasciare nessuna eredità alla città». L’associazione politico culturale «Sinistra alternativa», nata da una scissione nel Pdci locale, non entra nel merito delle polemiche: «Abbiamo una città che, nonostante il lavoro di questi anni, ha ancora mille questioni sociali aperte – dice l’ex assessore Antonio Menna – Penso alla disoccupazione giovanile altissima, ai tanti anziani soli con pensioni da fame, al traffico impazzito, alle strade che cedono dopo pochi minuti di pioggia. Invece di dedicare le nostre migliori energie alla costruzione di risposte ai problemi della gente, ci divertiamo a giocare, in modo goffo e ignorante, alla politica internazionale. La vera cosa incredibile di queste vicende è che ormai a Marano, da mesi, si parla di più di Nassiryia che di Città Giardino».


UF – IL MATTINO ed. NORD 23 FEBBRAIO 2006





A ROMA MANIFESTAZIONE CONTRO BERTINI


ROMA. Manifestazione pro Israele oggi, 24 febbraio, alle 12.30, davanti alla sede del Pdci in piazza Augusto a Roma. A promuovere il sit-in l’associazione Italia-Israele «in risposta- è scritto in un comunicato – alle dichiarazioni del sindaco di Marano Mauro Bertini e agli slogan contro i soldati di Nassiriya apparsi durante il corteo pro-Palestina di sabato scorso».




E DOMENICA SFILA LA CASA DELLE LIBERTA’ A MARANO



ROMA. Domenica 26 febbraio ore 11, presso piazza della pace in Marano di Napoli, la Casa delle Liberta’ di Marano manifesta contro (è scritto in una nota di An Marano) «le gravissime dichiarazioni antisemite rilasciate dal sindaco Mauro Bertini alla stampa nazionale». Parteciperanno: on. Luciano Schifone (vice coordinatore regionale An), on.Salvatore Ronchi (vice presidente del consiglio regionale), on. Enzo Pivellini (consigliere regionale), Piero Diodato (cons. comunale Napoli), Mimmo Catuogno (coordinatore cittadino “Area – destra sociale”), Gianfranco Scoppa (commissario An Marano).






Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dei giovani socialisti di Marano

«SFIDUCIARE IL SINDACO E’ IL MINIMO»



marano
. «La giovanile socialista chiede a tutte le forze dell’Unione rappresentate in Consiglio comunale di dissociarsi dalle deplorevoli dichiarazioni antisemite rilasciate dal Sindaco uscente Bertini sullo Stato democratico d’Israele e su i simboli che lo rappresentano.Riteniamo altresi insufficienti le condanne autorevoli, quanto mai opportune, puntuali, espresse dai principali leaders nazionali dell’Unione, le quali hanno sollecitato il Sindaco a compiere un atto di dignità rassegnando le dimissioni. Aver visto campeggiare il Gonfalone del Comune di Marano al corteo organizzato da una parte politica è un’immagine che ci riempie di amarezza. Essa denota scarsa sensibilità e rispetto per le Istituzioni che si rappresentano. Chi ha autorizzato il Sindaco ad usurpare la bandiera della nostra Città recando un gravissimo danno d’immagine ed un’offesa a tutti i maranesi?In attesa di dimissioni che non arriveranno, bisogna con urgenza convocare l’assise comunale, sfiduciare Bertini, cercando in questo modo di restituire decoro alle Istituzioni cittadine fortemente compromesse da una condotta indicibile».



GIOVANI PER L’UNITA’ SOCIALISTA – MARANO