GIUGLIANO. Un’infuocata riunione fino a notte fonda con i Ds, poi, forse già stasera, l’interpartitico del centrosinistra. Continuano a ritmo serrato gli incontri del sindaco Francesco Taglialatela per verificare se ci sono i presupposti per portare avanti il mandato fino alla scadenza naturale, nel 2008. Dopo la fase acuta dei giorni scorsi, in cui si pensava addirittura alle dimissioni, adesso si tenta di ricucire lo strappo. In discussione la nuova formazione dell’esecutivo. «Abbiamo affrontato il nodo dei pesi e della rappresentanza in giunta – dice il sindaco Taglialatela – La posizione dei democratici verrà discussa al tavolo di tutto il centrosinistra». Accesa la discussione nella nuova sede di via Palumbo sull’ipotesi di attribuire gli assessorati in base ai gruppi consiliari. Poi, alla fine il partito del sindaco è riuscito a trovare una sintesi. «Per noi è prioritario – dice Giacomo Gerlini, ex sindaco e consigliere comunale Ds – continuare quest’esperienza, cercando in tutti i modi di salvaguardare la coalizione esistente. Ma non siamo rigidi, al tavolo con gli altri partiti siamo disposti a ragionare per portare in giunta quanti più possibile». In pratica, i Ds sarebbero disposti a fare un passo indietro sulla richiesta, finora mai formalizzata ufficialmente, per un terzo assessore. Richiesta che anima anche la Margherita. «Non è un argomento da affrontare adesso – dice Nello Palumbo, coordinatore cittadino – Anche se potremmo anche richiederlo, visto che, insieme con i tre consiglieri dei Repubblicani insieme con i quali chiediamo l’azzeramento, siamo 9 consiglieri e rappresentiamo il cinquanta per cento della maggioranza». Mentre la maggioranza discute, il centrodestra si organizza. Massiccia la presenza dei vertici campani di Forza Italia alla presentazione de «Il circolo» insieme con il presidente nazionale Marcello Dell’Utri. «Dobbiamo concedere spazio alla formazione di una nuova classe dirigente per Giugliano. Quella attuale dimostra di non essere capace», dice il deputato di collegio Antonio Russo e responsabile cittadino del circolo. «Come in tanti comuni della Campania, anche a Giugliano – rincara la dose il sottosegretario Antonio Martusciello – il centrosinistra recupera fortunosamente il consenso elettorale, ma poi non è in grado di gestirlo». Non sono meno duri da An. «Come era prevedibile, la maggioranza sta continuando a perdere tempo e, insieme, credibilità – dice il coordinatore Giovanni Niola – Dopo aver mancato la nomina della commissione, chissà se riusciranno a mettersi d’accordo sulle altre nomine. Non dimentichiamoci che si devono mettere al lavoro, oltre agli assessori, anche i dirigenti».
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 23 FEBBRAIO 2006
IL SINDACO VUOLE ASSEGNARE UNA DELEGA IN PIÙ ALLA MARGHERITA E ALLA QUERCIA
La nuova giunta spacca la maggioranza
Rifondazione: «Ridiscutere anche gli incarichi». Ma è già tempo di consultazioni
Giugliano. Un assessore in più a Ds e Margherita, un assessore a Udeur e Repubblicani, non si tocca il tecnico Morniroli. Mentre Rifondazione, Sdi e Verdi, tutti con un solo rappresentante in Consiglio comunale, dovranno dividersi la decima poltrona disponibile della giunta di Giugliano. Questa la proposta avanzata dal sindaco Francesco Taglialatela per «rimodulare l’organigramma dell’esecutivo». Ipotesi sottoposta ieri sera al tavolo dell’interpartitico del centrosinistra, dopo l’annuncio nella sede dei Ds domenica sera. Un’ipotesi che scatena subito il malumore dei partiti che si sentono penalizzati. «È una distribuzione inaccettabile – attacca l’assessore di Rifondazione, Tommaso Gabriele – Il patto che va rispettato è quello che ci ha uniti a maggio 2003: visibilità in giunta a tutti i partiti. A questo punto, se si deve azzerare tutto, si parta dagli incarichi assegnati alla Margherita, che detiene, sempre in base allo stesso accordo, la presidenza del consiglio e del consorzio di bacino Napoli uno». Insomma, il conflitto resta aspro. Di mettere in discussione gli incarichi di prestigio, insieme con la delega di vicesindaco, non ne vuole sapere la Margherita. «Innanzitutto – dice Nello Palumbo, coordinatore cittadino – la determinazione della giunta rappresenta solo un aspetto della questione. Noi pretendiamo prima di sapere in che direzione si muoverà la nostra azione di governo». La coalizione resta in alto mare anche sulla scelta dei papabili. Dall’Udeur l’invito a fare presto. «Questa nuova mappa ci sta bene e gli altri partiti devono subito presentare i nomi degli assessori», dice il coordinatore cittadino, Giulio Pezzella. Questione che è motivo di discussione all’interno dei Ds. «Restiamo contrari per principio all’azzeramento – dice Salvatore D’Alterio, del direttivo dei Ds – ma siamo disposti ad andare incontro alla richiesta di Margherita, Repubblicani e Udeur, rigidi sulla loro posizione. Ma per i nomi è ancora presto». Due le vie di cui si discute: pescare tra gli eletti, oppure tra i membri del partito. Nel primo caso, i papabili sarebbero addirittura cinque, anche se tutti svetta il capogruppo consiliare Pasquale Parisi. Nel secondo caso, invece, potrebbe ritornare in giunta come segretario della sezione di Lago Patria, l’ex assessore tecnico Antonella Sannino.
to.li. IL MATTINO 24 FEBBRAIO 2006