MARANO. Dieci milioni di euro per rimettere in sesto la rete fognaria della Collina dei Camaldoli relativa al Comune di Marano. Li ha stanziati la Regione Campania, annunciando l’affidamento dell’appalto ad un consorzio romano. I lavori – che dovrebbero definitivamente risolvere i problemi idrogeologici che da anni tormentano i maranesi – riguarderanno la realizzazione di tre collettori principali che raccoglieranno tra l’altro le acque nere e pluviali dei quartieri di Torre Caracciolo e Fuoriagnano. E’ previsto inoltre – è spiegato in una nota della Regione – il risanamento igienico-sanitario ed idrogeologico del tratto a cielo aperto dell’Alveo Defrido, per la tratta compresa tra via Marano-Quarto e via San Rocco, attualmente oggetto di sversamenti impropri di acque nere e, ancora prima, di piogge provenienti dall’area di Torre Caracciolo. Stop ai disagi, dunque. Ma quando inizieranno i lavori? «Entro un mese», assicurano da Santa Lucia.
Proprio al palazzo della Regione era prevista, per ieri mattina, la conferenza stampa di presentazione del progetto, con il governatore Antonio Bassolino e il primo cittadino di Marano Mauro Bertini. Ma le dichiarazioni choc del sindaco Pdci su Israele hanno suggerito al presidente della giunta regionale di annullare l’appuntamento. Niente conferenza, dunque, ma l’appalto è stato ugualmente affidato da Bassolino, nella sua qualità di commissario di governo per l’emergenza bonifiche e tutela delle acque in Campania.
Il progetto interessa una superficie totale dei bacini pari a 291,64 ettari ed una popolazione di oltre 58mila abitanti, con una densità abitativa della zona urbanizzata al 2030 pari a 1456 abitanti per ettaro. Cifre che avvicinano Marano ad una vera e propria città metropolitana, spiegano i tecnici della Regione. Che sottolineano come il solo bacino idrografico Vallone Defrido ha una lunghezza d’asta principale pari a 2.557,26 metri e una superficie di bacino di 35,61 ettari.
«Il progetto di riqualificazione – ricordano da Santa Lucia – è stato approvato dalla Conferenza dei Servizi appositamente convocata ed ha avuto il via libera dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, e si inquadra nelle attività del Commissario di Governo per la risoluzione delle problematiche relative al dissesto igienico-sanitario ed idrogeologico dell’intera Collina dei Camaldoli». La relativa gara d’appalto è stata aggiudicata al «Consorzio Stabile Aedars» di Roma per un costo complessivo delle opere che si aggira attorno ai dieci milioni di euro. I lavori avranno inizio nel marzo 2006 e si concluderanno entro trenta mesi. I liquami raccolti dalla rete fognaria saranno collettati all’impianto comprensoriale di Napoli Ovest. «Con questo intervento – ha detto Bassolino – si dota un’area importante a Nord di Napoli di un’adeguata rete fognaria che è indispensabile ai fini dell’assetto idrogeologico e quindi della vivibilità di un territorio come i Camaldoli».