MARANO. La targa intitolata al defunto leader dell’Olp, Yasser Arafat, fortemente voluta dal sindaco Mauro Bertini nel comune di Marano, è stata fatta oggetto di un atto vandalico compiuto l’altra notte da sconosciuti. La targa, che recita “A Yasser Arafat, martire della pace”, da sempre oggetto di forti polemiche, è stata spaccata alla vigilia della manifestazione organizzata dalla Cdl contro il sindaco del Pdci. La manifestazione era stata indetta dopo che sabato scorso, a Roma, il primo cittadino aveva partecipato ad una manifestazione in favore della Palestina ed, in particolare, dopo le dichiarazioni la lui rilasciate contro Israele, criticate da numerosi esponenti del mondo politico. Amareggiato Bertini per quello che definisce un «gesto vigliacco». «Era prevedibile – ha detto – questa é la sensibilità che hanno coloro che sostengono certe posizioni politiche. Prevedevamo che sarebbero andati oltre, e così è stato». Ma il danneggiamento della targa non frena le polemiche per le dichiarazioni rilasciate dal sindaco prima al Corriere della Sera («Può venire voglia di dare fuoco ai simboli israeliani») e poi a Radio 24 («Se farei a meno di Israele? Con tanto piacere»). La Casa delle Libertà, durante la manifestazione di ieri, ha chiesto ad alta voce le dimissioni di Bertini. Un sindaco, che secondo gli esponenti di An, Udc, Nuovo Psi, Dc e Azione Sociale, sarebbe un «nazi-comunista farneticante». «È un antisemita. Prima di parlare dovrebbe pulirsi la bocca», dichiara Gianfranco Scoppa, coordinatore maranese di An. «È uno schizofrenico», gli fa eco Michele Izzo, Nuovo Psi. «È un esponente di basso rango e privo di senso umano», si unisce al coro Luciano Schifone, vice coordinatore regionale di An. Cariche di rammarico le parole pronunciate da Fabrizio Galliti, dell’associazione Italia-Israele, e dirigente napoletano della Margherita: «Se fossi cittadino di Marano, mi vergognerei di essere rappresentato da un sindaco così». Ma non è solo il centrodestra a protestare. Ad appena dieci metri di distanza dalla manifestazione del Polo, i giovani della sinistra giovanile di Marano hanno sventolato le bandiere della pace e un manifesto: «Siamo indignati dalle affermazioni del sindaco. Ce ne vergogniamo».