QUALIANO. «Ai nostri giovani mancano i punti di riferimento. Dietro l’assalto vandalico c’è il fallimento delle famiglie e dell’intera società». Roberta Pulicati, vicepreside della «Verdi» da nove anni, non nasconde l’amarezza. A lei, romana approdata a Qualiano nel 1984 come insegnante di matematica, la notizia del raid l’ha «profondamente scossa».
Professoressa, da quali esperienze familiari arrivano i quattro ragazzi sorpresi dai carabinieri mentre sfasciavano la scuola?
Situazioni molto difficili. Il contesto affettivo in cui sono cresciuti è, in alcuni casi, davvero critico.
E la scuola cosa fa per aiutarli?
Facciamo l’impossibile. Alla «Verdi» abbiamo attivato numerosi laboratori e attività pomeridiane. Ma sono i punti di riferimento che mancano.
Questa volta, però, le famiglie hanno condannato i comportamenti dei ragazzi.
Certo, è un passo in avanti. Ma non è abbastanza.
Qual è il contesto in cui opera la scuola?
Siamo completamente soli. Questo paese non offre nulla: non ci sono servizi, i ragazzi non hanno spazi, i valori sono un optional. E così sono in tanti, anche tra i giovanissimi, a cedere ai richiami della strada.
UF – IL MATTINO 4 MARZO 2006