GIUGLIANO. Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, nella sua qualità di Commissario di Governo per l’Emergenza Bonifiche e Tutela delle Acque in Campania, ha stipulato ieri il contratto d’appalto relativo al “Risanamento statico e funzionale del sistema di collettamento afferente l’impianto di depurazione di Cuma”. I lavori interesseranno il Collettore di Cuma, l’Emissario di Coroglio, la Bretella di collegamento all’impianto di depurazione, ed il completamento degli accessi, delle soglie di sfioro e del nodo di Piedrigotta. Il progetto prevede in particolare il risanamento statico del collettore, che insistendo in un’ area soggetta a fenomeni di bradisismo, ha subito nel corso degli anni rilevanti danni che ne hanno compromesso il funzionamento, e la realizzazione di due gallerie di accesso che ne permetteranno la regolare gestione e manutenzione. Dal punto di vista ambientale l’adeguamento inoltre eliminerà definitivamente le cause che negli anni passati hanno determinato l’inquinamento del lago d’Averno. La gara di appalto integrato, per una spesa prevista di 63 milioni e 700 mila euro, è stata aggiudicata al Consorzio “Uniter C.S. a r.l.”. Le opere saranno realizzate in 1500 giorni. Il collettore di Cuma ha una lunghezza di circa 13 chilometri e serve 650.000 abitanti dei Comuni di Napoli, Pozzuoli, Calvizzano, Marano, Qualiano e Quarto. “Con questo contratto – sottolinea il presidente della Regione Campania – si dà il via ad un’opera importante per il risanamento ambientale dell’area flegrea, che avrà ricadute positive anche sul litorale domiziano e, più complessivamente, sul golfo di Napoli. In particolare, stanziamo consistenti risorse finanziarie per rendere più moderna ed efficiente una grande infrastruttura realizzata a fine 800, il cui ruolo è fondamentale per l’equilibrio ambientale di una vasta zona dall’indiscutibile valore storico, paesaggistico e culturale”. “Il contratto – aggiunge l’assessore regionale all’Ambiente, Luigi Nocera – completa un quadro di interventi cominciati nel 2000 e renderà possibile il completo espurgo del tratto antico del collettore di Cuma e il consolidamento statico delle strutture. In questi anni si è proceduto all’espurgo del tratto finale della galleria ex Casmez a mezzo di due pompe Draga che hanno permesso, fino ad oggi, il collettamento dei reflui da Napoli all’impianto. Il consolidamento è reso tanto più necessario e urgente dal fatto che il collettore di Cuma attraversa un comune, quello di Pozzuoli, caratterizzato da fenomeni bradisismici. La Regione affiancherà ora la struttura commissariale per la progettazione di sistemi integrati di condotte a mare (in località La Pietra e alla foce di Cuma) allo scopo di allontanare dal litorale acque reflue già trattate o meteoriche non sufficientemente diluite”.