MARANO. Il sindaco di Marano, Mauro Bertini (Pdci), al centro di recenti polemiche per le sue dichiarazioni su Israele, invia una lettera di scuse al leader dei Ds Piero Fassino per le frasi a lui attribuite, nei giorni scorsi, in una intervista su un quotidiano, e coglie l’occasione per stigmatizzare le critiche rivoltegli dallo stesso Fassino. ”In un gioco creato dal giornalista di domande e risposte secche, mi si attribuiscono nei Suoi confronti parole ingiuriose che non ho pronunciato e che assolutamente non riflettono il mio pensiero”, sostiene Bertini. ”Per quanto mi riguarda – scrive il sindaco di Marano – La scuso a mia volta per avermi accoratamente invitato ad avere la dignita’ di dimettermi in occasione dell’incontro a ‘Porta a Porta’, invito fatto senza conoscere niente di me, della mia storia ne’ della storia di una citta’ di 70.000 abitanti che amministro da 13 anni e, soprattutto, senza sapere niente di come stavano i fatti”. ”Mi sembra chiaro – conclude la lettera di Bertini – che non la penso come lei ma la correttezza e l’educazione prescindono radicalmente dalle differenze ideali e politiche e io ci credo”. Un nuovo passo indietro, dunque. Ma Bertini non si smentisce neanche questa volta. Dopo le scuse, il sindaco di Marano non si è presentato al Consiglio comunale monotematico sull’episodio delle dichiarazioni antisemite, convocato per giovedì: e dopo l’episodio non ha più l’appoggio dei Ds. Lo ribadisce il segretario cittadino Ds Claudio Eusebio, che ieri mattina in una lettera, ha comunicato la decisione dei ds di ritirare la fiducia al primo cittadino. “Un sindaco che trova sempre il tempo per rilasciare inqualificabili dichiarazioni sulla bandiera e sullo stato d’Israele – dice Eusebio – e poi, con motivazioni pretestuose, evita di partecipare al Consiglio comunale per chiarire ai suoi concittadini quanto affermato, non ci rappresenta più, né può rappresentare la cittadinanza”. La decisione è stata assunta all’unanimità dall’assemblea degli iscritti della sezione ‘A. Gramsci’ di Marano, e ieri è stata resa nota al sindaco e alle forze politiche.