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mercoledì, Giugno 26, 2024
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QUALIANO: PERIZIA SULLA PISTOLA DEL SALUMIERE CHE HA REAGITO

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È ancora in prognosi riservata, Gioacchino Campanile, il pregiudicato di Sant’Antimo arrivato martedì sera al pronto soccorso dell’ospedale di Aversa, gravemente ferito per un colpo di pistola alla gola. Ieri mattina, gli agenti del commissariato di Frattamaggiore si sono recati in ospedale, ma non hanno avuto il permesso da parte dei sanitari di parlare con il ferito che, dopo il delicato intervento chiurgico a cui è stato sottoposto, è ancora sotto l’effetto di potenti sedativi. Agli investigatori preme accertare se effettivamente Gioacchino Campanile, sia stato ferito per aver reagito a un tentativo di rapina a Sant’Antimo, come lui stesso ha dichiarato in ospedale prima di perdere i sensi. Il sospetto degli inquirenti è che invece sia proprio lui, uno dei due banditi incappucciati che mezz’ora prima del ricovero di Gioacchino Campanile, avevano tentato il colpo nella salumeria in via Campana a Qualiano, durante il quale il titolare del negozio, Carlo Giorgetto, ha reagito scaricando tutto il caricatore di una pistola detenuta illegalmente. Ad unire i due fatti, apparentemente molto distanti tra loro, ci sono alcuni elementi. Il primo riguarda il tempo trascorso, circa trenta minuti, ritenuto compatibile tra il tentativo di rapina a Qualiano e l’arrivo in ospedale del pregiudicato di Sant’Antimo. Il secondo, invece, è l’assoluta mancanza di indizi, tracce di sangue e bossoli, nella strada di Sant’Antimo indicata da Gioacchino Camapanile quale posto dove avrebbe subito e reagito al tentativo di rapina. A collegare l’inchiesta degli agenti del commissariato di Frattamaggiore per quanto concerne Gioacchino Campanile, e quella dei carabinieri della compagnia di Giugliano che invece si stanno occupando del tentativo di rapina a Qualiano, provvederà il magistrato, che ha già chiesto ad agenti e carabinieri i rispettivi rapporti. Il pm dovrebbe decidere in giornata di far effettuare l’esame balistico e quello di comparazione tra il proiettile estratto dalla gola del pregiudicato e la pistola, detenuta illegalmente dal salumiere Carlo Giorgetto.



MARCO DI CATERINO – IL MATTINO 9 MARZO 2006

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