«Non si sceglie di amare. Lo si fa e basta. L’amore è un bisogno irrazionale, del tutto incomprensibile. Può nascere tra un uomo ed una donna, ma anche tra due persone dello stesso esso. E se due persone si amano, possono anche decidere di stare insieme, di formare una coppia, di condividere diritti e doveri. Perché, allora, negare l’esistenza di questo dato di fatto? Perché vietare la felicità ad una coppia?». Se l’è chiesto Valdimir Luxuria, candidato alla Camera nelle liste di Rifondazione comunista del Lazio, nell’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Palazzo Palumbo, nella sede dell’Iise di Giugliano. «Un transessuale, così come un transgender è una persona che obbedisce più alla propria natura che all’anagrafe. E questo – ha sottolineato Valdimir Luxuria – da fastidio ancora a molti. Ma soprattutto a coloro che non hanno ancora regolato i conti con la propria sessualità».
Vasto e articolato il programma elettorale del candidato del Prc: dal «riconoscimento delle unioni civili» allo «snellimento burocratico per chi decide di transitare da un sesso all’altro», passando per «l’apertura del mondo del lavoro ai transessuali». Ma anche una «nuova e seria discussione» sui temi della prostituzione, della fecondazione medicalmente assistita, sull’Aids e la legalizzazione delle droghe leggere. Temi scottanti, quelli affrontati da Luxuria, in una terra dove solo tre anni fa un transessuale è stato bruciato vivo perché si rifiutò di concedere una prestazione sessuale.
«La mia battaglia in Parlamento – ha aggiunto– non si limiterà però al tema dei diritti civili. Il mio impegno sarà al fianco di chi soffre: chi soffre per un’occupazione che non arriva, chi soffre per una pensione da fame».
Alla manifestazione – promossa dal periodico «Periferia in movimento» dei giovani comunisti dell’area a nord di Napoli, dal circolo Arci «Nuvole in viaggio» di Giugliano e dal Coordinamento giovani comunisti dell’area giuglianese – ha anche partecipato lo scrittore napoletano Peppe Lanzetta.