“Scegliere”. Questo il fulcro attorno cui è ruotata la conferenza della CDL tenutasi ieri sera a Calvizzano, in occasione dell’apertura della campagna elettorale del centro destra. “Si tratta di scegliere tra due contrapposte concezioni di essere e vivere la società”. Si apre così il discorso introduttivo del moderatore, Gianluca Ferrillo, consigliere calvizzanese del Nuovo PSI, evidenziando il gap esistente tra destra e sinistra, in termini di ideologia, concezione della società e modus operandi.
“Cosa stiamo andando a votare? Dobbiamo chiedercelo tutti, indistintamente. Simpatizzanti di destra e di sinistra – esordisce così il consigliere forzista Salvatore De Rosa – Cosa vogliamo da queste elezioni? E’solo in base a questo che potremo poi decidere del nostro voto, affinché sia segno tangibile dell’impegno di cui noi tutti, amministratori e cittadini, ci faremo carico, prima e soprattutto dopo le elezioni”.
“La Casa delle libertà sceglie la strada delle riforme, mentre la sinistra sceglie quella della rivoluzione violenta. Ne hanno dato prova gli ultimi avvenimenti di Milano – sottolinea Antonio Furiano, candidato calvizzanese alla Camera, per la DC/PSI – Non possiamo accettare altre marce che continuini ad inneggiare
«10, 100, 1000 Nassirya»”.
“Votare destra significa credere in quei valori che ci hanno resi liberi. Vuol dire riconoscere il cambiamento, le opere innovatrici che questo Governo è finora riuscito a compiere, senza avere la bacchetta magica” interviene Michele Schiano Di Visconti, ex sindaco di Qualiano e candidato alla Camera in Forza Italia.
“Impegnamoci in una svolta di discussione. E torniamo seriamente alla politica, quella priva di scandali e calunnie” fa monito il candidato DC/PSI al Senato, Casillo, ex sindaco di Afragola.
“Siamo stufi della oramai più che consolidata tecnica della delegittimazione avversaria di cui si avvale la sinistra, che ben sa che spesso le elezioni si vincono con l’odio. Siamo stufi di questa sinistra cialtrona e consociativa. Combattiamo la diseconomia piuttosto, e stiamo attenti a ciò che votiamo. Se salisse al potere la sinistra? Beh, abbiamo un esempio eclatante dello scenario che ci troveremmo di fronte… Basta pensare all’amministrazione di Bassolino. Quel Bassolino che và inneggiando ad una rinascita partenopea. Lo stesso Bassolino che ha fatto si che perdessimo il Banco di Napoli, senza battere ciglio. Che perdessimo il controllo su di una società fondamentale come l’Ansaldo, senza fare un fiato” tuona impetuoso Nello Polese, ex sindaco di Napoli, attualmente candidato alla Camera per la DC/PSI.
“Combattiamo questa sinistra denigratoria e paralizzante, lo Stato spaccavetrine dei no global, e quello eccessivo di Luxuria” invita Salvatore Onofaro, ex vicesindaco di Qualiano, candidato alla Camera con AN.
“Berlusconi, unico nel suo genere, ha avuto il coraggio di mettere mano alle grandi riforme. Questo non può essere messo in discussione. A mio avviso c’è una sola cosa ancora più importante di votare la destra: non votare la sinistra! – conclude così il padrone di casa Giacomo Pirozzi (UDC), sindaco di Calvizzano – Non possiamo affidare il destino dei nostri figli, il futuro del nostro Paese, ad un Unione che è tale solo di nome, perchè di fatto unita non è, ad un frullato incerto e confuso di ideologie ed intenti. Scegliamo la certezza, scegliamo la destra”.