Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza perpetrato nel nome della fede islamica e consumatasi, stavolta, non lontano da noi.
Protagonista della vicenda una ragazzina originaria del Bangladesh, da anni residente a Bologna, recatasi a scuola con un taglio di capelli insolito che ha destato la preoccupazione degli insegnanti. La 14enne ha allora confessato ai docenti che la rasatura a zero altro non è che un castigo inflittole con estrema violenza dai genitori.
La giovane è stata punita per non essersi piegata all’imposizione del velo richiesto dalle scritture sacre e per aver cominciato – pur portandolo tra le mura domestiche – a toglierlo per andare a scuola.
Dopo lo sfogo della ragazzina la preside dell’ istituto ha informato i carabinieri che approfondiranno la questione della quale si occuperanno anche la procura dei minori e i servizi sociali.