Torna alta la tensione nel carcere di CASSINO, nel recente passato al centro delle cronache per il continuo ripetersi di episodi ed eventi critici tra le sbarre. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri.
Spiega Maurizio SOMMA, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE: “Da tempo denunciamo una situazione allarmante, caratterizzata da una significativa riproposizioni di eventi critici. Nella prima mattinata di mercoledì scorso, un detenuto straniero, di nazionalità nigeriana, mentre l’Agente era impegnato in uno spostamento di cella dal piano terra al primo piano del Reparto Isolamento, lo ha aggredito, ferendolo. La situazione è grave e servono urgenti interventi. Noi continuiamo a dirlo da tempo. Cosa si aspetta ad intervenire?”
Il SAPPE evidenzia il ciclico ripetersi di eventi critici in carcere che vede coinvolti detenuti stranieri. “’E’ sintomaticoche negli ultimi dieci anni ci sia stata un’impennata dei detenuti stranieri nelle carceri italiane, che da una percentuale media del 15% negli anni ’90 sono passati oggi ad essere oltre 18mila. Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d’origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia’. Il dato oggettivo è però un altro: le espulsioni di detenuti stranieri dall’Italia sono state fino ad oggi assai contenute, oserei dire impercettibili. E credo si debba iniziare a ragionare di riaprire le carceri dismesse, come l’Asinara e Pianosa, dove contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione”.