venerdì, Luglio 18, 2025
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MARANO, SCUOLE «ADOTTANO» LE VITTIME DI CAMORRA PER CONSERVARNE MEMORIA

Silvia Ruotolo, Annalisa Durante, Gigi Sequino, Paolo Castaldi, Gelsomina Verde, Giancarlo Siani. Sono solo alcune delle vittime della criminalità che saranno ‘adottate’ dalle scuole di Napoli e provincia per il progetto “La scuola adotta una vittima di camorra”. Gli istituti scolastici ne custodiranno la memoria per tramandarla alle generazioni future. L’iniziativa “La scuola adotta una vittima della camorra” si avvale del contributo della Regione Campania previsto con la legge regionale n.11 del 2004 (“Misure di solidarietà in favore delle vittime della criminalità”), ed è realizzata in collaborazione con la Provincia di Napoli, le Istituzioni scolastiche territorialmente legate alle famiglie delle vittime innocenti della camorra, l’Associazione Libera, il Coordinamento provinciale dei familiari delle vittime e l’associazione Marano Ragazzi Spot Festival. Vittime innocenti della criminalità organizzata, vittime della violenza e dell’ignoranza, giovani vite spezzate. Per un utilizzo concreto dei fondi stanziati dalla legge regionale 11 del 2004 l’amministrazione privinciale di Napoli ha messo in campo un progetto con il quale 25 scuole custodiranno la memoria delle vittime ‘addottandone’ una. “E’ necessario custodire la memoria e consegnarla soprattutto alle giovani generazioni – ha detto il presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma – la memoria può essere uno strumento di prevenzione e di impegno a favore delle stesse vittime. Questo progetto rappresenta un modo concreto per mettere in rete la scuola, l’associazionismo, le istituzioni, il quartiere e i familiari delle vittime. Sostenendo la memoria delle vittime si esce dalla dimenticanza e dalla paura che si vive nei nostri territori”. “Con questa legge regionale – ha detto l’assessore alla Sicurezza della Regione Campania, Andrea Abbamonte – abbiamo finanziato 36 progetti sulla sicurezza. Questo è un gesto concreto come quello di recuperare e consegnare ai cittadini i beni confiscati alla criminalità. E a noi servono gesti concreti”. L’assessore all’Istruzione della Provincia di Napoli invece auspica che “le molte scuole che ancora non hanno un nome scelgano di intitolare alla memoria delle vittime della camorra gli istituti. Sarebbe – dice Cortese – un modo semplice ed efficace per ricordare e trasmettere”. Alla presenatazione del progetto sono intervenuti tra gli altri, Don Tonino Palmese e Geppino Fiorenza dell’associazione Libera, e alcuni parenti delle vittime della criminalità.