Accecato dalla gelosia, infervorato dalla voglia di vendetta. Rancore covato nei confronti di colei che, fino ad un anno fa, è stata la sua «dolce metà». Ma ad un 21enne di Sant’Antimo, un idraulico senza precedenti penali, non sono bastati dodici mesi per dimenticare. Quella storia, per lui, era troppo importante. E il rifiuto della sua ex fidanzata di riallacciare i rapporti era davvero insopportabile. Così tanto che, alla fine, ha deciso di vendicarsi. Ha adescato la ragazza – una studentessa di 18 anni, anche lei di Sant’Antimo – e l’ha violentata in un boschetto alla periferia della città. Le urla della giovane non si sono però perse nel vuoto: i carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal tenente Vincenzo Massimiliano Russo, sono giunti sul posto in un batter d’occhio e hanno arrestato il bruto in flagranza di reato. Dovrà ora rispondere di violenza sessuale aggravata e lesioni personali. La 18enne è stata invece medicata all’ospedale di Frattaminore: i sanitari le hanno riscontrato numerose ecchimosi guaribili in venti giorni.
La violenza, così come hanno accertato gli investigatori, è maturata al termine di un burrascoso fidanzamento tra i due ragazzi. Ciro e Francesca (i nomi sono di fantasia) si sono frequentati fino allo scorso anno. Poi la rottura. A troncare i rapporti, secondo quanto è stato riferito dalla ragazza, sarebbe stata proprio Francesca. Ma al giovane idraulico la cosa non è andata giù: per mesi ha tempestato la 18enne di messaggi e telefonate, chiedendole inutilmente di tornare assieme. La studentessa, però, non ne ha più voluto sapere. Una scelta che Ciro le ha fatto pagare.
L’altra sera i due ragazzi si sono incrociati nel centro di Sant’Antimo. Non si vedevano da tempo, e il 21enne le ha offerto uno strappo in sella al suo Liberty 50. «Sali, ti do un passaggio a casa», le avrebbe detto. Lei ha accettato, senza neanche pensarci troppo. Si conoscevano da quando erano ragazzini, si erano voluti bene, cosa mai le avrebbe potuto fare? Fatto sta che Francesca è saltata su quel maledetto motorino, convinta di poter tornare prima a casa. Non è andata come lei immaginava: Ciro l’ha condotta al «Bosco di Capezza», in campagna, ritrovo di coppiette e tossicodipendenti. Quindi ha cominciato a toccarla, prima velatamente, poi senza freni. La studentessa ha reagito con tutte le sue forze: ha tirato calci e pugni, graffiando ripetutamente il suo violentatore. La furia del 21enne, però, non conosceva limiti. Voleva possederla, voleva il suo corpo. E ci è riuscito. Le urla della giovane hanno però allertato qualcuno: al 112 è arrivata una segnalazione anonimia grazie alla quale i carabinieri della compagnia di Giugliano e quelli della tenenza di Sant’Antimo sono riusciti ad arrivare sul posto. Ciro ha tentato inutilmente di fuggire, ma è stato acciuffato e arrestato.