Materie plastiche e stracci da Prato a Hong Kong, con guadagni milionari per i clan cinesi ed italiani. Un affare milionario tra organizzazioni criminali, con la Camorra in prima fila che suscitava gli appetiti dei clan con i quali la criminalità del Dragone ha solidi contatti. Alla base di tutto, un “doppio interesse”:In Cina mancano le materie prime e i cinesi le ricercano pagandole a peso d’oro. In Italia le materie plastiche ci sono, ma vanno smaltite e, come è noto, ciò costa molto alle aziende. La notizia è stata riportata dal sito Agi.it.
Alcuni interessi sarebbero esercitati anche dal clan camorristico “Fabbrocino”, costola dei Casalesi. Coinvolti nel traffico transnazionale sono anche gli Ascione, famiglia oggetto di diverse indagini dall’ Antimafia di Firenze. Vincenzo e Ciro Ascione sono padre e figlio, originari di Ercolano e operano da tanto tempo a Prato. Anche loro indagati per traffico transnazionale (ma più volte indagati per associazione mafiosa camorristica). Vincenzo Ascione è stato inoltre condannato in primo grado per l’omicidio di Ciro Cozzolino, e poi assolto in appello ma latitante a Tunisi. In questa vicenda figurano i rappresentanti legali della “Eurotrading International srl” (altra società coinvolta nell’indagine) che, di volta in volta, conferiva agli intermediari italiani i rifiuti richiesti, per la successiva esportazione.