venerdì, Luglio 18, 2025
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Giugliano. L’origine di via Catone e quella volta che si litigò in Consiglio comunale

Ad un anziano toglietegli i ricordi e gli togliete la vita!
Con l’auto, guidata da mio figlio Paolo, percorro la strada di via Licoda. Per l’ intenso traffico l’auto e’ costretta, proprio all’altezza di Vico Catone, a fermarsi per alcuni minuti. Leggo la targa con l’intitolazione della strada e vedo che esiste ancora una fontana, credo non funzionante.
Mi è venuto da sorridere ricordando un momento della mia vita degli anni ’70 .
Nei 33 anni continui di consigliere comunale fui costretto ad accettare l’incarico di Presidente della Commissione Consiliare per la toponomastica. Il Consiglio Comunale, dopo un dibattito, diede incarico di eliminare tutte le intitolazioni delle strade che erano dedicate agli animali come: Vico lepre, Via serpe ,Vico zoccole, Vico topo ……ecc. ecc .
La commissione era formata di rappresentanti di tutti i partiti. Costoro erano tutti equilibrati e preparati. Uno di essi, benche’ fosse un’ottima persona, era particolarmente puntiglioso.
Questo consigliere, quando fu proposto di intitolare una strada a Giacomo Leopardi, si oppose dicendo: “Ma che facciamo, sostituiamo un animale con un altro animale?”
Ci fu una risata generale e successivo chiarimento. Però, quando presentò la richiesta di sostituire Vico Catone e intitolarlo in modo diverso, io quale presidente mi opposi ed avvenne uno scontro veramente duro.
Devo premettere che, all’inizio di Vico Catone vi era una fontana sempre aperta, che teneva sempre riempito un grande recipiente fatto di doghe di legno (cioè una mezza grossa botte). In realtà era allora quasi un servizio sociale perché ivi si abbeveravano cavalli, animali e soprattutto le capre che dopo aver pasciuto nelle campagne, erano portate in paese per essere munte e dare latte alle famiglie.
Il popolino, quindi, appellava quel grosso recipiente “cato”. Il consigliere si batteva credendo che “Catone” fosse l’accrescitivo di “cato” e chiedeva che si cambiasse il nome della strada.
A nulla valse la mia spiegazione che il nome Catone si riferiva ad una vecchia ed importante famiglia di Giugliano, menzionata nei documenti della metà del Settecento,come altre strade intestate a vecchie famiglie.
Fu inutile ogni spiegazione; il predetto consigliere mi accuso’ di essere antidemocratico e dittatore per non aver accettato la sua proposta.
Il sindaco Giacomo Mallardo mi invito’ a chiarire la disputa in consiglio comunale. Io dissi: “Signor Sindaco e colleghi consiglieri non mi sento, per rispetto alla storia, di poter avallare la richiesta del consigliere. Lui è convinto che VIA Catone e’ titolata così perche’ ivi c’e’ un grosso cato”.
Mi interrompe il consigliere dicendo: “perche’,che significa? Dimmelo tu che sai tutto!”
Io, con calma, aggiunsi:”Signor Sindaco e colleghi consiglieri, spiegateglielo voi che Catone era una antica ed importante famiglia di Giugliano che abitava in quella strada nel 1700. Io non sono riuscito a spiegarglielo”.



di Esterino Mallardo