Una vita spezzata all’improvviso, a soli 26 anni. Una tragedia immane per un’intera famiglia, costretta ad affrontare il dolore più grande: la perdita di un figlio. Simone Rosati, ex studente di Altopascio, ha perso la sua battaglia più importante, quella per la vita. E’ stato stroncato nella notte e trovato morto dai familiari nell’abitazione di via Regione Toscana, dove risiedeva.
Il giovane, molto conosciuto in paese, era scampato ad un gravissimo incidente stradale avvenuto nella tarda serata del 27 settembre del 2016 in via provinciale Livornese, all’incrocio con la via Mazzei di Spianate. Rosati era all’interno dell’Ape condotta da Renzo Zanga, operaio edile di 48 anni, originario di Roma ma da tempo residente nel Tau e che aveva perso la vita in quelle drammatiche circostanze. Rosati era stato trasportato all’ospedale San Luca in codice rosso e inizialmente era stato ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate nell’incidente.
L’Ape su cui viaggiavano i due amici si era ribaltata dopo un violentissimo urto con una Daewoo Captiva condotta da un cinese di 41 anni, rimasto invece praticamente illeso. Per Zanga tutti i soccorsi erano stati inutili.
A distanza di quasi un anno da quel tremendo episodio, un nuovo dramma ha avuto purtroppo come protagonista Rosati. Ma stavolta il destino non gli ha lasciato alcuno scampo. La telefonata disperata al 118 è stata fatta dalla famiglia attorno alle 6,45 del mattino. La centrale operativa ha inviato a casa del giovane un’ambulanza della Misericordia di Montecarlo, ma al medico non è restato altro da fare che constatare il decesso del giovane. Le cause della morte per ora restano un mistero e sono in fase di accertamento. La salma è stata trasportata all’obitorio del Campo di Marte di Lucca per le analisi del caso.
Resta, nemmeno tanto sullo sfondo, il dramma di una famiglia intera e dei tanti amici che devono salutare per sempre il loro coetaneo, strappato alla vita in modo tanto prematuro.
