Gli inquirenti non fanno altro che pensare a lui, i servizi segreti da tempo gli danno la caccia, ma di Marco Di Lauro si sono perse nuovamente le tracce. Lo Stato era sicuro di poter cominciare il nuovo anno con il botto, le forze dell’ordine erano sul punto di beccarlo. Era da poco cominciato il 2017 quando lo avevano individuato, erano certe che Marco Di Lauro non si trovasse tanto lontano da Secondigliano e così era. Il minore dei figli di Ciruzzo il Milionario si trovava a pochissima distanza da Mezzo all’Arco, era in una mansarda dei Camaldoli, ma, quando scattò il blitz di polizia e carabinieri, il secondo latitante più pericolo d’Italia (soltanto il siciliano Matteo Messina Denaro ‘fa più paura’) era già sparito. Aveva lasciato tutto in ordine, segno che aveva potuto preparare la fuga in tutta tranquillità, un po’ come faceva qualche anno fa, quando riusciva a muoversi liberamente nella ‘sua’ Secondigliano usando un trucco quantomai indovinato. Secondo molti infatti, Marco Di Lauro, latitante dal dicembre del 2004, si sarebbe più volte travestito da donna per potersi muovere liberamente. Viaggiava in auto di piccola cilindrata insieme a donne ‘pulite’ su cui il clan poteva fare affidamento. Non guidava, sedeva sui seggiolini posteriori e così riusciva a risultare invisibile pur andando su e giù per Secondigliano in pieno giorno.
Da 150 mesi lo Stato gli dà la caccia, nonostante ciò il rampollo di casa Di Lauro è riuscito a rimettere in piedi il clan e addirittura ad allargare le maglie della cosca con la conquista di nuove e redditizie piazze di spaccio.
Un capo ombra per la giustizia, ma con una presenza forte e pesante nella sua organizzazione criminale, al punto da essere considerato una Leggenda Vivente da migliaia di persone ‘infettate’ dalla camorra.
