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sabato, Luglio 5, 2025
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Lamberti: “Rifiuti a Liternum, ci pensi la Sovrintendenza”

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GIUGLIANO – “Rifiuti a Liternum? Ci pensi la Sovrintendenza”. Così Amato Lamberti liquida il “caso” sorto intorno al degrado in cui versa il sito archeologico di Lago Patria. “Quella di Liternum – spiega il numero uno della Provincia – è una situazione anomala: è vero, noi siamo i proprietari dell’area ma di fatto non possiamo muovere una pietra. Nemmeno per togliere erbacce e rifiuti. Avevamo presentato un progetto, che è stato approvato dalla Sovrintendenza, e che potrebbe essere realizzato con finanziamenti nostri e regionali, nell’ambito dei Pit dell’area flegrea. Ma è tutto fermo”. Fermi sono anche gli scavi in una zona che potrebbe rivelare scoperte archeologiche sensazionali. “A Lago Patria – dice Lamberti – non è mai stato fatto un scavo sistematico: c’è una zona di grande abusivismo attorno. La gente che vive lì, vede infatti Liternum più come uno spazio aperto, dove far giocare i bambini, che non come un’area archeologica sottoposta a regole ferree. Ma anche in questa direzione era stato presentato un progetto. Che è fermo per mancanza di fondi. La spesa prevista dalla Sovrintendenza è, infatti, di 5 miliardi di lire. Noi abbiamo stanziato circa 700 milioni, ma non c’è la tranche che spetta alla Sovrintendenza, e cioè allo Stato. E, d’altra parte, se non troviamo i fondi per Poggiomarino, figuriamoci per Li-ternum. Lì, è veramente un peccato che non proseguano gli scavi”. Attualmente il sito di Lago Patria versa in condizioni deplorevoli di abbandono. Rifiuti, cancelli divelti, vandali in azione dove dovrebbe riposare, secondo gli storici, Scipione l’Africano. Gli operatori locali hanno più volte chiesto l’apertura al pubblico del sito ma nessuno sembra avere mai aver preso in considerazione la proposta. Lamberti alza le braccia: “Anche questo non dipende da noi ma dalla Sovrintendenza. In Provincia giungono molte richieste. Gli operatori del litorale domizio vorrebbero organizzare ma-nifestazioni e fiere di prodotti tipici, ma la Sovrintendenza non è mai d’accordo. La situazione è complicata anche per noi. Per questo- aggiunge – vorrei smetterla e darla, quell’area, alla Sovrintendenza. Dato che non posso tener conto neanche delle richieste locali per l’uso. Vorrei passasse di competenza della Sovrintendenza o, se la situazione de-ve restare com’è, che almeno venga declassato, il sito archeologico di Liternum”.

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