giovedì, Luglio 17, 2025
HomeCronacaMalaria a Napoli, salgono a sei i casi: salvata dai medici del...

Malaria a Napoli, salgono a sei i casi: salvata dai medici del Cotugno una bambina di venti mesi

Malaria, due gravi casi registrati al Cotugno negli ultimi quindici giorni. In totale salgono a sei (tre adulti e tre bambini) se si considera anche agosto. Un picco epidemiologico, rispetto ai circa trenta casi di media registrati ogni anno, messo in relazione con i frequenti viaggi che le popolazioni immigrate, pur residenti da anni in Italia, compiono nel periodo estivo nelle zone di origine (Africa e Asia soprattutto), dove la malaria è endemica e diffusissima e dove è facile venire in contatto con la zanzara che diffonde la malaria. La situazione resta attentamente monitorata. La notizia riportata da Il Mattino.

I casi di malaria registrati al Cotugno sono tutti non autoctoni, ossia contratti da soggetti immigrati che si ammalano nel corso di soggiorni, soprattutto d’estate, nelle loro zone di origine. Solo in quelle aree, oltre al micidiale microbo (Plasmodio) è presente anche la zanzara Anopheles, l’unica capace di far replicare e maturare il germe nel proprio organismo contagiando anche altre persone con la puntura.

«In assenza di un vettore come questa specifica zanzara – spiega Carlo Tascini, primario del reparto di emergenze infettivologiche del Cotugno – non vi può essere contagio. L’Anophele è ormai scomparsa in Italia, grazie a bonifiche e disinfestazioni compiute a metà del secolo scorso nelle zone paludose». Zone tuttavia, che comprendevano il Casertano e il basso Lazio. A fronte dei cambiamenti climatici e della globalizzazione bisogna tenere alta la guardia. In Italia alcune sporadiche colonie di zanzara Anophele sono state avvistate nelle zone aeroportuali, importate con i viaggi, nelle stive e nei bagagli. Ma l’unico caso noto di malaria aeroportuale risale a una ventina di anni fa in Emilia Romagna.