“Ero tra le migliaia di persone che ieri pomeriggio erano accorse li per assistere alla tappa dell’Air Show di Terracina. Ci sono state alcune esibizioni iniziali ma quando l’Eurofighter è apparso dall’orizzonte, per entrare in scena, è stata un emozione vederlo sfrecciare a tutta quella velocità”,
inizia così il suo racconto Vincenzo Maddaluno, 25enne di Giugliano, uno dei testimoni della tragedia di Terracina dove, ieri pomeriggio, ha perso la vita il capitano Gabriele Orlandi.
Un incidente ancora tutto da chiarire, il velivolo sale in alto verticalmente, arriva al culmine, gira su se stesso e inizia la discesa a picco sul mare. È un classico delle esibizioni aeree, il cosiddetto “loop”, un giro della morte. Poi qualcosa è andato storto e l’Eurofighter si è schiantato in acqua tra l’incredulità dei presenti. “Durante le spettacolari manovre sono riuscito a raccogliere degli scatti, ma all’improvviso quasi alla fine dell’esibizione un tonfo, ed una bomba d’acqua, per un attimo ho creduto facesse parte dello spettacolo o che stessi in un film” racconta Vincenzo, ancora scosso, all’indomani della tragedia. Il 25enne, con un gruppo di amici ed armato di fotocamera, si era recato nella città, in provincia di Latina, per assistere per la sua prima volta ad un air show, ed attendeva con trepidazione l’esibizione delle Frecce Tricolori, che doveva seguire quella del caccia. Esibizione che poi ovviamente è stata annullata. Doveva essere un’allegra giornata di spettacolo, ma nel giro di pochi istanti tutto si è trasformato in tragedia.
“Ricordo che ogni persona del pubblico guardava l’altra per convincere i proprio occhi, la propria mente, di cosa fosse appena accaduto. Rip Gabriele” conclude così Vincenzo il suo racconto di quella che per lui resterà una giornata tristemente indimenticabile