I poliziotti della squadra giudiziaria del Commissariato Scampia hanno fermato sei uomini che destavano sospetti in via Monte Rosa. Un summit di camorra in pieno giorno del gruppo Abbinante, alleato degli Abete, dei Notturno e degli Aprea. Un cartello colpito al cuore con l’omicidio di Nicola Notturno “o’ chiatto”, 21enne figlio del ras Raffaele e nipote di Enzo “o’ Vector” nonché del neo pentito Gennaro “o’ Sarracino”.
L’unico ad essere finito in manette è però Giuseppe Marra, 26enne soprannominato ‘Barbetella’: quest’ultimo è stato sorpreso con una pistola addosso.
Gli investigatori sospettano che i 6 fermati stessero discutendo della situazione creatasi con l’omicidio di
Nicola Notturno e quindi a come difendersi da eventuali altri attacchi.
Esclusa l’ipotesi della vendetta per il pentimento dello zio, la polizia non ha ancora imboccato con decisione una pista in esclusiva: la possibile ripresa della faida terminata nel 2014 o un’epurazione interna al cartello malavitoso a cui apparteneva il 21enne ucciso. Sono stati i poliziotti di Scampia a stringere le manette intorno ai polsi di Giuseppe Marra, figlio di Pasquale, vittima della lupara bianca all’interno della malavita locale agli inizi del Duemila, secondo quanto raccontato in udienza da Tommaso Prestieri. Marra, che ha sempre mosso i suoi passi nel perimetro di Scampia e Secondigliano, è sposato con la figlia del defunto boss Nicola Pianese di Qualiano conosciuto come “o’mussuto”.