Camorra ercolanese in ginocchio, arriva l’ennesima mazzata per i clan Ascione-Papale e Birra-Iacomino.
A seguito delle condanne emesse dal giudice che segue il processo, denominato freedom, sono arrivate pene che superano i 100 anni totali per diciotto imputati.
Tra i condannati spicca sicuramente il nome di Immacolata Adamo, la vedova del boss defunto Raffaele Ascione, la quale dopo la morte del marito aveva preso in mano le redini del clan impartendo ordini agli affiliati.
I diciotto imputati sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona, ricettazione, porto e detenzione abusiva di armi da fuoco ed estorsione, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
Condanne davvero dure quelle inflitte dalla Corte che ha condannato Giacomo Porcelli alla pena di 10 anni ed 8 mesi di reclusione, Ciro Montella, Luigi e Donato Fusco a 10 anni, 9 anni e 4 mesi invece per Ciro Montella detto “o lione”, Immacolata Adamo, la vedova nera del clan, condannata ad 8 anni ed 8 mesi di reclusione, 7 anni per Claudio Itri.
Tra i condannati figurano anche i protagonisti della vendetta nei confronti del padre di Antonella Madonna, pentita ed ex moglie del boss Natale Dantese, i quali costrinsero l’uomo a scavarsi la fossa dopo essere stato sequestrato.
Si tratta di Edmondo, Gennaro e Luigi Dantese condannati tutti a 4 anni di reclusione.
Pene più lievi infine per i collaboratori di giustizia Ignazio Magliulo e Salvatore Suarino, condannati a 4 anni, Giuseppe Fusco e Ciro Lucarelli, 3 anni e 8 mesi, Gennaro Vulcano, condannato a 2 anni e 6 mesi, infine 2 anni di carcere per Santoro Carotenuto.
Durante le indagini furono scoperti dei veri e propri arsenali pronti a scatenare una guerra tra i clan rivali, tra le armi sequestrate furono rinvenuti un mitragliatore Ak-47 calibro 7,62, un mitragliatore MP-40 calibro 9 e due bombe a mano.
Alcune di queste armi utilizzati a scopo estorsivo da parte del clan Ascione-Papale nei confronti di alcuni commercianti della città.