Tornò a casa dopo che tentarono di ucciderlo ed, attraverso le telecamere che aveva fatto installare, volle vedere le immagini dei suoi killer: Era il giugno dell’anno scorso quando Gennaro Catuogno, uno dei ras dei Palazzinari, subì un agguato a Giugliano da cui scampò sia per la sua agilità sia per l’aiuto di una persona che conosceva, il quale gli aprì il cancelletto del palazzo mettendolo al riparo. Contro di lui i killer esplosero 4 colpi d’arma da fuoco.
In seguito all’agguato scampato, Catuogno fu portato in caserma a Giugliano per essere ascoltato dai carabinieri, poi fece ritorno e cominciò a visionare i filmati delle telecamere che lui stesso aveva piazzato e che aveva scaricato su una pen drive per cercare di individuare gli autori dell’agguato. Poi discusse con il fratello sui motivi per cui non era armato, spiegando che non aveva voluto
correre rischi di finire in galera in quanto proprio in quei c’erano state delle perquisizioni a tappeto da parte delle forze dell’ordine all’interno del quartiere.