giovedì, Luglio 17, 2025
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Assalto al caveu, uno dei rapinatori patteggia la pena: la gang di Giugliano e Mugnano attende il giudizio

Ha patteggiato la pena a due anni e 6 mesi di reclusione uno dei quattro rapinatori che assaltarono un caveu a Terni lo scorso aprile. Celiento ha patteggiato la pena mentre gli altri tre imputati Angelo Raimondo, Michele Sportiello e Cristian Parisi (tutti ai domiciliari) dovranno decidere nella prossima udienza se essere processati col rito Ordinario o Abbreviato. Per loro era stato chiesto il giudizio immediato ma il gip si è dichiarato incompetente ed ha trasmesso gli atti al presidente del tribunale che dovrà nominare un nuovo giudice per fissare la nuova udienza.

I quattro furono presi in flagranza di reato. Un tentativo completamente fallito grazie all’azione fulminea messa in campo dagli agenti della squadra Volante di Terni del Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche. L’obiettivo dei malviventi erano le 280 cassette di sicurezza – contenenti soprattutto preziosi ed oggetti di valore – custodite nel caveau della banca Intesa Sanpaolo di via Brodolini. Agirono con il viso nascosto da cappelli e collant di nylon tagliati, mentre un quinto, a volto scoperto, si mise della colla sui polpastrelli per evitare di lasciare impronte. Per lo stesso motivo, e per evitare di fornire dettagli decisivi attraverso le telecamere di sorveglianza della banca, hanno anche indossato dei calzini sopra le scarpe e pesanti giacche a vento.

Quando fecero irruzione, i malviventi si assicurarono che tutti i clienti ed i dipendenti consegnassero i propri telefonini per evitare che qualcuno potesse dare l’allarme. Ma una cliente stava già telefonando da prima e ha ‘liquidato’ l’interlocutore dall’altro capo del telefono con un chiarissimo ed efficace: «Ora devo salutarti che stanno facendo una rapina». Ciò è bastato a far scattare l’allarme con l’immediato intervento delle pattuglie della Volante. Braccati dalla polizia che intanto aveva circondato l’edificio, i malviventi per ‘confondere le acque’ e complicare il lavoro degli agenti, hanno ordinato a clienti e dipendenti di abbandonare gli uffici, uscendo tutti dall’ingresso principale.