Il desiderio di avere una Parrocchia ‘in uscita’, disposta a confrontarsi su ampie e svariate tematiche. L’esigenza di porre domande e dare risposte ad un territorio tanto bello quanto complicato. La volontà di aprire le porte della Chiesa per dialogare di altro ed avere cura della persona nella sua totalità. E’forse questa la sfida più grande che Mons.Stefano Rega ha intrapreso lo scorso Marzo, divenendo guida e punto di riferimento della Parrocchia San Nicola di Bari di Giugliano.
E’avvenuto martedì 7 novembre, il primo incontro del ‘martedi culturale’, appuntamento mensile ideato per far crescere e colloquiare l’intera comunità su argomenti quali fede, cultura, attualità.
“Il mio sogno è vedere una comunità parrocchiale che si incontri non solo per la Santa messa ma che analizzi, che pensi, che sappia camminare insieme. Questo territorio ha bisogno di attenzione a 360°, di un messaggio di speranza e di esempi e testimoni. Dobbiamo fare rete, costruire alleanze creare sinergia”- con queste parole Mons.Rega ha dato , all’intenso incontro che ha visto la partecipazione del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Giugliano Cap .Antonio De Lise, del Dott.Vincenzo Mauriello Assessore alle politiche sociali del Comune di Giugliano, dell’avv.to Emilia Narciso presidente del comitato Unicef Caserta, e della dott.ssa Teresa Nativo coordinatrice del centro polifunzionale i Delfini.
Dal dono della fede, alla scoperta del mondo delle disabilità per poi parlare di legalità, potenzialità e criticità di un territorio martoriato e apparentemente spento.
Camorra, omertà e silenzio: si è incentrato su questo l’intervento del Capitano De Lise che ancora una volta ha spronato i presenti invitandoli ad essere attenti protagonisti e costruttori di legalità. ‘Essere buoni cristiani non vuol dire assumere un atteggiamento neutrale ma scegliere da che parte schierarsi. Dovremmo collaborare a contrastare logiche camorristiche non girando la faccia ma restituendo ai bambini la libertà e l’orgoglio di vivere a Giugliano in Campania”- con queste parole tuonate dall’altare della Chiesa del quartiere divenuto più volte teatro di agguati, l’Ufficiale dell’Arma ha ripercorso gli ultimi mesi a Giugliano mostrando le fragilità di un popolo che fa fatica, un po’ per paura un po’ per indifferenza, a parlare di Camorra. “Finalmente un incontro qui, in Chiesa, istituzione che assume un ruolo fondamentale per intraprendere battaglie intrise di legalità e giustizia”- ha chiosato De Lise. Infine il Capitano dei Carabinieri, ha regalato ad uno dei tanti bambini presenti un distintivo della divisa mostrando loro il volto amico delle forze dell’ordine.
Esaustivo l’intervento dell’assessore Mauriello che ha esaltato le bellezze di una città che a volte tende a nascondere le proprie potenzialità: “ Noi abbiamo la capacità di non valorizzare ciò che abbiamo. Giugliano è una città che non ha nulla ed ha tutto. Arte e cultura ci rendono orgogliosi dei nostri luoghi, dovremmo riorganizzare le strutture della legalità per far si che il rispetto, l’educazione e il senso di appartenenza siano la giusta base per regalare ai nostri figli un futuro migliore”.
Un approccio al mondo dell’associazionismo e delle disabilità è stato poi illustrato dalle dottoresse Narciso e Nativo che hanno descritto e raccontato meravigliose realtà consolidate da preziosi legami.
Una serata insolita ed arricchente che segna l’inizio di un percorso ideato dal sacerdote della Parrocchia San Nicola di Bari ritenuta da molti cenacolo di preghiera, cultura e legalità.