Doppia mazzata per la camorra flegrea. E’ in corso da questa mattina un’importante operazione dei carabinieri nelle roccaforti della criminalità. I militari stanno eseguendo arresti nei quartieri di Toiano e Monterusciello nei confronti di affiliati dei clan Longobardi-Beneduce e delle sue ramificazioni, in particolare i Ferro ed i Palumbo. Nel corso della giornata sapremo di più sull’esito dell’operazione. Intanto Nicola Palumbo, alias faccia abbuffata, è stato posto al regime del carcere duro. Lui, insieme a Gaetano Beneduce, Gennaro Longobardi e Salvatore Cerrone, era stato arrestato la scorsa settimana per il duplice omicidio di due capiclan rivali. Palumbo e Cerrone (entrambi difesi dall’avvocato Luca Gili) si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, così come gli altri due esponenti di spicco.
I quattro sono accusati di omicidio aggravato da finalità mafiose.
Tutti sono ritenuti responsabili con
soggetti deceduti o non identificati del duplice omicidio di Domenico Sebastiano e Raffaele Bellofiore, capi del clan rivale dei “Sebastiano – Bellofiore”, commesso il 19 giugno 1997 nel “rione Toiano” di Pozzuoli per eliminare gli avversari e acquisire il completo controllo dei traffici illeciti nell’area flegrea.
Il gruppo di fuoco era formato da almeno 4 persone arrivate a bordo di un furgone rubato davanti a un bar della zona; scesero dal mezzo armate di fucili a canne mozze e spararono numerose volte alle vittime che per cercare scampo si diedero alla fuga e tentarono di nascondersi in un parco e tra le colonne di un porticato.
Il provvedimento si basa anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno militato in entrambe le consorterie, passando dai Sebastiano-Bellofiore ai Longobardi-Beneduce in ossequio alla logica del “transito imposto ai vinti”.