Tanta delusione e rammarico all’indomani della partita Italia- Svezia finita 0-0 e che è costata l’esclusione degli azzurri dal prossimo Mondiale di calcio in Russia nel 2018. Calciatori e tifosi non riescono a darsi pace per quella che è la sconfitta del calcio italiano sempre meno protagonista nel panorama mondiale. Resta però l’ultimo barlume di speranza, l’ipotetico ripescaggio di una delle nazionali eliminate.
L’episodio potrebbe verificarsi nel caso in cui una delle 32 squadre iscritte al torneo internazionale si ritiri o venga esclusa
dalla competizione. Ad 8 mesi dall’inizio del torneo l’ipotesi sembra poco verificabile, ma nel calcio, si sa, non bisogna mai dare niente per scontato.
In quel caso l’Italia potrebbe essere la prima ad essere scelta nella sostituzione in base al ranking. Insomma si punta tutto sull’Articolo 7, che
afferma: “Qualora un’associazione (intesa come Federazione, ndr), si ritiri o sia esclusa
dalla gara, il comitato organizzatore della FIFA deciderà sulla questione a propria
discrezione e prenderà qualsiasi azione ritenuta necessaria.
Il comitato organizzatore
della FIFA può in particolare decidere di sostituire l’associazione in questione con un’altra
associazione”. Tra le squadre qualificate ci sono molte nazionali che hanno un clima politico poco solido: vedi Corea del Sud, la Nigeria o l’Iran. Il riferimento al precedente è inevitabile, quanto la Jugoslavia dopo la guerra nei Balcani, fu esclusa dall’Europeo del 1992. Al suo posto fu scelta la Danimarca vincitrice quell’anno del campionato.