venerdì, Luglio 18, 2025
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Resta chiuso il ‘gioiello’ di Scampia, allo stadio Landieri manca un certificato

Una settimana fa la gioia per la riqualificazione di un campo intitolato ad una vittima innocente di camorra. Adesso l’amarezza, già latente, per la perdurante impossibilità di utilizzo dell’impianto a causa del mancato arrivo della nuova Scia, cioè la certificazione di inizio attività e i primi, piccoli problemi di tenuta. Lo stadio Antonio Landieri di via Hugo Pratt a Scampia resta ancora un gioiello inutilizzato, dove non si può tenere neanche una partita o un allenamento. Lo scorso 8 novembre, alla presenza del sindaco Luigi de Magistris, del vicesindaco Raffaele del Giudice, delle varie autorità locali e delle associazioni in ricordo delle vittime della criminalità organizzata, ci fu il taglio del nastro ad uno campo riqualificato con l’installazione del manto in erba sintetica realizzato attraverso un innovativo progetto da parte della Ecopneus legato al recupero e riutilizzo di pneumatici abbandonati.

E poi, ovviamente, la soddisfazione di ricordare e rendere onore al 25enne Antonio Landieri, ucciso per errore il 6 novembre 2004 nel pieno della faida di Scampia. Ma la gioia, si trasforma in preoccupazione. Oggi come allora infatti, s’attende ancora che venga prodotta la Scia e venga dato l’ok per l’agibilità delle tribune da circa 1500 posti nonché, ovviamente, dell’utilizzo del terreno di gioco da parte delle società sportive quali Arci Scampia, Don Guanella, Stella Rossa e Gioventù Partenopea.

La questione della venne già sollevata sia dagli organi di stampa che dalle stesse società. Dal punto di vista burocratico, i passaggi da compiere per aprire i cancelli dello stadio Antonio Landieri sono più o meno questi: la Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo del Comune di Napoli deve riunirsi per vagliare la situazione e ravvisare eventuali anomalie. Dopodichè, Palazzo San Giacomo deve interpellare la ditta che ha realizzato materialmente i lavori, ossia la Sama srl che s’aggiunge alla Ecopneus che si è occupata della progettazione, stabilendo i nuovi e necessari interventi da fare all’impianto. Dopodichè l’VIII Municipalità, ente a cui spetta la titolarità della gestione, produrrà la Scia. Un lavoro lungo e laborioso, non ancora portato a termine. Intanto, c’è da registrarsi la caduta di una delle panchine del terreno di gioco dello stadio, danneggiata alcuni giorni fa a causa del forte vento.

Non solo, anche l’illuminazione non funziona appieno. Interpellato sull’argomento, l’assessore con delega allo Sport e al Patrimonio Ciro Borriello, pur non sbilanciandosi, dice: «Sulla produzione della Scia i lavori vanno avanti», con buone nuove che potrebbero arrivare nell’arco di una decina di giorni. A mostrare tutta la sua amarezza è Nunzio Marigliano, della squadra del Don Guanella. «Lo stadio Antonio Landieri – dice – è malinconicamente chiuso, anche se dannatamente bello. Attualmente manca il documento di fine lavori, manca la Scia, l’illuminazione funziona al 50% e vanno fatti interventi ai servizi igienici. La struttura attualmente è una cattedrale nel deserto. Sono deluso da tutte le istituzioni, ma noi non ci arrenderemo ai ritardi e faremo luce sulle responsabilità».