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venerdì, Luglio 4, 2025
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Dall’occupazione della casa popolare alla morte sventata per miracolo, la faida tra Mallo e Lo Russo

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Si era impossessato di una casa popolare a Miano e da lì aveva deciso di dichiarare guerra al boss Carlo Lo Russo. Così ogni sera usciva armato con una“paranza” e si spingeva rione dopo rione sempre più verso il Don Guanella, il quartier generale dei “capitoni”, così come sono soprannominati i Lo Russo. Fino a quando il boss in persona ne decretò la morte. Non solo.Ordinò che la sua testa fosse tagliata e esposta in un water come trofeo. Nell’ordinanza di custodia cautelare emesse a

carico di 40 persone ci sonoa nche i due che avrebbe tentato di uccidere Walter Mallo, il rampollo della camorra,con una lacrima tatuata sul volto,che miracolosamente riportò solo una ferita ad un braccio perché fu più lesto e riuscì a scappare. nze di primo grado. Fu lui a mandare Luigi Mango e Alessio Peluso, che sono solo indagati a piede libero per questo reato in quanto il gip ha rigettato l’arresto.

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