Si era impossessato di una casa popolare a Miano e da lì aveva deciso di dichiarare guerra al boss Carlo Lo Russo. Così ogni sera usciva armato con una“paranza” e si spingeva rione dopo rione sempre più verso il Don Guanella, il quartier generale dei “capitoni”, così come sono soprannominati i Lo Russo. Fino a quando il boss in persona ne decretò la morte. Non solo.Ordinò che la sua testa fosse tagliata e esposta in un water come trofeo. Nell’ordinanza di custodia cautelare emesse a
carico di 40 persone ci sonoa nche i due che avrebbe tentato di uccidere Walter Mallo, il rampollo della camorra,con una lacrima tatuata sul volto,che miracolosamente riportò solo una ferita ad un braccio perché fu più lesto e riuscì a scappare. nze di primo grado. Fu lui a mandare Luigi Mango e Alessio Peluso, che sono solo indagati a piede libero per questo reato in quanto il gip ha rigettato l’arresto.