venerdì, Luglio 18, 2025
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Tra Gomorra e realtà. O’ Stregone come il boss della Sanità Peppe ‘O Nasone

Don Ruggiero ‘O Stregone è stato un personaggio emblematico nella terza seria di Gomorra, infatti, l’anziano boss della Sanità e della Maddalena guidava i Conferedati contro il gruppo di Sangueblu-Vucabula sostenuto dai Secondiglinesi. ‘O Stregone ha tentato di evitare una guerra aperta tra le due fazioni ma questa sua posizione

lo ha indebolito agli occhi di Eduardo Arenella e dei suoi nipoti Capaccio. Dopo la morte dello Charmant’ e di Scianel, Don Ruggiero ottiene una tregua tra i clan ma proprio questo suo risultato gli sarà fatale. L’anziano boss viene ucciso in casa sua dai nipoti O’ Crezi e O’ Diplomatico, intanto Sangueble e Vucabula decidono di uccidere di Ciro l’Immortale.

Il personaggio dello Stregone sarebbe ispirato a Giuseppe Misso detto ‘O Nasone. Il boss pentito ha dominato negli anni 80 il rione Sanità attraverso il cartello criminale Misso-Pirozzi-Savarese; il gruppo di Peppe ‘O Nasone, sostenuto da ‘Lovigino’ Giuliano, era in lotta contro i Tolomelli e i Vastarella. Durante lo scontro tra la Nuova Famiglia e Nuova la Camorra Organizzata decide però di rimanere neutrale, preferendo i colpi alle banche e agli uffici postali: questa scelta decretò una rottura con il clan di Forcella. Nel 1985 finisce in galera per la rapina al Monte dei Pegni del Banco di Napoli, inoltre viene condanno per l’attentato dinamitardo sul Rapido 904. Nel 1992 fu assolto dalle accuse per stragiste ma subisce l’omicidio della convivente Assunta Sarno condotto dai Tolomelli-Vastarella. Esce la prima volta dal carcere nel 1998 ma dopo 5 anni ci ritorna per una storia di tangenti. Il primo colpo al clan Misso-Mazzarella-Sarno arriva con il tentativo di scissione di Totoriello ‘O Gassusaro, la faida termina con la fuga di quest’ultimo. Con ‘O Nasone in carcere le redini passano ai suoi nipoti Emiliano Zapata Misso, Giuseppe Misso junior, Michelangelo Mazza che vengono arrestati e scelgono di collaborare. Giuseppe Misso decide di raccontare la sua storia criminale al procuratore aggiunto Paolo Mancuso nel 2007.