In un unico intervento sono state asportate tube, ovaie, mammelle ed effettuata una ricostruzione immediata con protesi definitive.
L’intervento chirurgico di grande rilevanza è stato eseguito alla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli su una giovane donna portatrice di una mutazione del gene BRCA1, responsabile di un aumento significativo del rischio di tumore alla mammella e all’ovaio.
Record al Policlinico di Napoli: asportate in un unico intervento tube, ovaie, mammelle ed effettuata una ricostruzione mammaria
Il 10% dei casi totali di tumore al seno e il 25% dei tumori alle ovaie originano da mutazioni nei geni breast cancer genes 1 o 2, meglio conosciuti come BRCA1 e BRCA2.
Si tratta di uno spettro di mutazioni ereditarie definite sindrome HBCO (dall’inglese Hereditary Breast and Ovarian Cancer Syndrome), perchè aumentano nelle persone portatrici il rischio di cancro al seno (in media del 72% con mutazione di BRCA1 e del 69% con mutazione di BRCA2) e di cancro ovarico (in media del 44% con mutazione di BRCA1 e del 17% con mutazione di BRCA2). Incluso il cancro delle tube di Falloppio e il cancro peritoneale primitivo, ma anche di altri tipi tumore.
L’intervento, della durata di quattro ore, è stato eseguito da quattro diverse equipe mediche e chirurgiche. Il team della Breast Unit, guidato dal dott. Tommaso Pellegrino, dirigente medico dell’UOC di Chirurgia Generale ad Indirizzo Bariatrico, Endocrino Metabolico e Senologia diretta dal prof. Mario Musella, ha eseguito una mastectomia bilaterale nipple sparing. Ovvero l’asportazione di entrambe le ghiandole mammarie preservando il complesso areola-capezzolo.
Contestualmente, il prof. Fabrizio Schonauer, con l’equipe della UOC di Chirurgia Plastica diretta dal prof. Francesco D’Andrea, ha realizzato la ricostruzione immediata delle mammelle con protesi definitive. Nel corso dello stesso intervento, il prof. Pierluigi Giampaolino, della UOC di Ostetricia, Ginecologia e Centro di Sterilità diretta dal prof. Giuseppe Bifulco, ha asportato le tube e le ovaie utilizzando la tecnica innovativa dell’ultra mini laparoscopia.
L’equipe anestesiologica, coordinata dal prof. Giuseppe Servillo, ha garantito il supporto necessario durante tutto l’intervento, in particolare grazie al contributo del dott. Marco Cipolletta e del dott. Giampiero Cozzolino.
Il commento dell’equipe medica
“È stata fondamentale la sinergia tra le diverse equipe operatorie. Un lavoro di squadra determinante per fornire ai pazienti un’assistenza medica e chirurgica in linea con gli standard internazionali. Un particolare ringraziamento va al Direttore Generale Giuseppe Longo. Ci ha garantito le migliori condizioni per poter eseguire questo intervento di altissima chirurgia presso la Breast Unit dell’Azienda”, sottolinea Tommaso Pellegrino.
La paziente ha ottenuto le dimissioni e ora si trova in buone condizioni cliniche.