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mercoledì, Luglio 9, 2025
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Alex trans napoletano cacciato dalla famiglia: “Subisco abusi per vivere”

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«Ennesimo caso di abbandono e solitudine di una persona trans». A renderla nota è Arcigay Napoli e la vicenda «riguarda Alex, un ragazzo transgender che ha perso i familiari ed è stato poi abbandonato da tutti nel momento in cui ha deciso di lasciar venire fuori la sua vera identità e che attualmente vive per strada».

«Ho perso la mia famiglia alcuni anni fa – racconta lo stesso Alex – e per lungo tempo ho vissuto di stenti e di abbandoni, di discriminazioni da parte degli enti istituzionali ed ecclesiastici. Quando ho deciso che la mia vera identità doveva venire fuori, e volendo smettere di nascondermi e causare a me stesso ulteriori sofferenze sono rimasto definitivamente solo e incompreso. Attualmente mi trovo senza un alloggio, senza una fissa dimora e senza un sostentamento economico, in totale abbandono della mia persona. Resto per strada, senza cibo e senza aiuti. Nel tempo ho dovuto subire e accettare degli abusi pur di guadagnarmi da vivere».

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«Ho creduto, ma credo fortemente tutt’ora, che la libertà di un essere umano – continua – non debba mai essere messa in discussione e a cui non bisogna rinunciare o barattare, ma il mio volermi sentire finalmente libero dentro ha fatto sì che io pagassi un prezzo molto alto e ha fatto sì che adesso la mia vita resti in bilico e appesa ad un filo. Ho provato a contattare le Politiche sociali e le Politiche giovanili del Comune di Napoli ma sino ad ora non ottenuto delle risposte e soluzioni di alloggio. Ciò per cui sto lottando è la dignità di un essere umano. L’Unità Mobile di Napoli che mi ha raccolto si è rivolta al Rainbow Center ma loro non hanno una struttura residenziale di accoglienza anche temporanea ma solo un’assistenza legale o psicologica. Li puoi restare solo 3 giorni e poi vai via. Attualmente dormo in un dormitorio pubblico che apre alle 19.30 di sera ma entro le 8 del mattino devo uscire e resto per strada senza nulla».

«Permane in Italia, e soprattutto al centro sud – dice Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche trans di Arcigay Napoli – una situazione di grave disagio per tutte le persone trans ed omosessuali che, rivendicando la loro identità sessuale, si trovano a dover fronteggiare la crudeltà della solitudine. Sollecitiamo l’amministrazione napoletana perché in breve venga garantito un riparo ad Alex, uno spazio che non lo faccia sentire ulteriormente »inadatto« e indifeso addirittura nel dramma».

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