Antonio Pompilio è stato accusato di essere uno dei reggenti degli Amato-Pagano in seguito alla catena di arresti che hanno decimato la mala malitese. Nell’interrogatorio di marzo 2023, Raffale Imperiale l’ha definito un esponente criminale molto vicino alla famiglia Amato. L’ex narcos internazionale ha anche sostenuto che, dopo l’arresto di Liguori, aveva avuto contatti proprio con ‘o cafone in qualità di referente per il narcotraffico ed uomo di fiducia di Raffaele Amato.
Secondo i magistrati della Dda il 47enne avrebbe rappresentato il vertice degli Scissionisti, in strettissimo contatto con gli esponenti, liberi e detenuti, della famiglia Amato-Pagano. Inoltre Pompilio avrebbe fatto anche da paciere tra le fazioni di Mugnano e Melito e con una specifica attenzione al settore del traffico internazionale di droga.
La cattura di ‘o cafone Pompilio
Il 47enne è tra i destinatari dell’ordinanza del gip di Napoli (emessa su richiesta della Dda) eseguita nel novembre scorso. E’ accusato, insieme agli altri indagati, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e aggravata dall’essere composta da più di dieci persone, dalla disponibilità di armi e dall’aver favorito gli Amato-Pagano”.
Pompilio è stato bloccato nella nottata di ieri, 17 gennaio, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli con la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, di Europol e del Raggruppamento Operativo Speciale. Per la fase esecutiva c’è stato il supporto di personale dell’Udyco – Policia National di Madrid. Le ricerche sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.