Emergono maggiori dettagli sui tragici momenti che hanno proceduto la morte di Agostino Di Fiore, il giovane di Scampia ucciso fuori ad una discoteca di Coroglio. Al momento sono stati arrestati Francesco Esposito e un 17enne ritenuto vicino clan Elia. La morte del 28enne riaccende i riflettori sui profili criminali dei baby boss che invadono i vicoli della Napoli bene e non.
Una supremazia malavitosa spiattellata sui social, tra pistole, rosari in bella vista e citazioni da guappi. “Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me” e ancora “Ho sempre fatto le cose senza pensarci, ed è la cosa più bella”, su Facebook il minorenne si fa chiamare O’ Malign. Giovani rampolli delle famiglie malavitose di Napoli che fanno curriculum seminando il terrore con minacce e risse: poi qualche volta ci può scappare il morto. Come nel caso di Agostino Di Fiore, vittima della follia criminale del branco fatto di giovani senza scrupoli. Gli stessi giovani che su Facebook mettono foto di viaggi, di serate nelle migliori discoteche di Napoli e di vestiti griffati.
Insomma realtà che si fondono e confondono, e pongono il dubbio: “Chi sono i veri criminali? Che volto hanno?”. E succede così che uno sguardo di troppo e una lite per futili motivi, un giovane perbene si ritrova con 3 pallottole conficcate nel petto dopo una serata di divertimento. Ma purtroppo dopo il clamore mediatico, dopo il buio, la ‘giostra deve continuare a girare’ e la paura più grande è che chiunque in qualsiasi momento potrebbe essere Agostino di Fiore.
