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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Cagliari vietata: Questore e Prefetto se ne lavano le mani

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Diciamocelo: il comunicato della Questura di Cagliari non ha convinto nessuno. Stando a quanto si legge, il settore ospiti della Sardegna Arena resterà chiuso per indisponibilità di uomini in divisa necessari a garantire un servizio d’ordine efficiente. Bene. “Ritentate, sarete più fortunati“, sarebbe il caso di rispondere. Perché, effettivamente, è assolutamente improbabile che non ci siano gli uomini necessari a garantire la sicurezza degli spettatori allo stadio e, contemporaneamente, al Presidente Mattarella. Se così fosse, si potrebbe parlare di uno scandalo governativo-gestionale. Voglio dire, significherebbe non avere forze dell’ordine una città con 154.249 abitanti, capoluogo di provincia. basta fare una rapida ricerca sul web per capire che non è così. Si contano, infatti 11 comandi provinciali dei Carabinieri, 2 comandi provinciali della Polizia, 1 comando provinciale della Guardia di Finanza, 1 comando provinciale della Polizia Municipale. In tutto, sono 15 comandi provinciali delle forze dell’ordine presenti nella sola città di Cagliari.

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Veduta aerea dell’area antistante il settore ospiti dell’impianto di Cagliari

Non è semplice risalire al numero preciso di uomini in servizio in ognuna di queste caserme ma possiamo effettuare una stima approssimativa. Ecco, diciamo che nella sola città di Cagliari sono in servizio almeno 300 uomini appartenenti ai diversi nuclei operativi delle forze dell’ordine. Ai quali, nelle situazioni emergenziali o che meritano particolare attenzione, vanno aggiunti quelli potenzialmente arruolabili nelle provincie vicine. In più, va aggiunto il numero degli steward in servizio alla Sardegna Arena (mai meno di 150, divisi in tutti i settori). In definitiva, ci sarebbero – condizionale d’obbligo – almeno 450 uomini disponibili a garantire la sicurezza in due luoghi della città. Luoghi distanti tra loro circa 4 chilometri, non in linea d’aria. Ora, detto ciò, va fatta una precisazione. Sul sito del Quirinale, è visualizzabile (cliccando qui) l’agenda del Presidente Sergio Mattarella. Testualmente: “ore 11.00 – Cagliari – Seduta solenne del Consiglio Regionale della Sardegna in occasione del 70° anniversario dello Statuto”. Il tutto, presso la sala consiliare del Comune di Cagliari.

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Dopo la chiusura del settore ospiti, molti tifosi potrebbero migrare nella curva sud

Si potrebbe obiettare che molti tifosi del Napoli avrebbero raggiunto la città in aereo. Si potrebbe obiettare che l’aeroporto non è molto distante dal Comune di Cagliari e che per arrivarci, partendo dallo stadio, si correrebbe il rischio di far “incrociare i due eventi”. Ebbene, anche in questo caso, non è così. Sembra evidente. Basta dare un’occhiata su un qualsiasi sito di mapping per capire che sono diverse le opzioni percorribili per i tifosi del Napoli che, sia chiaro, sarebbero scortati come da prassi. In ogni modo, parliamo di una presenza “annunciata” di poco più di 100 unità provenienti da Napoli, ai quali si sarebbe aggiunta una rappresentanza di tifosi già presenti in Sardegna. Volendo fare una stima per eccesso, sarebbero stati poco meno di 200 i tifosi partenopei alla Sardegna Arena. A questo punto, la costatazione da fare è una sola: il settore ospiti chiuso per la presenza di Mattarella a Cagliari è una presa per i fondelli.

Lo stato che il sindaco De Magistris ha dedicato alla vicenda di Cagliari

Sul tema si è pronunciato anche il sindaco Luigi De Magistris, dopo la diffusione di un comunicato da parte della Curva A del San Paolo. L’accusa degli ultras è chiara: è un complotto che, inoltre, mina la libertà di movimento. Il messaggio è stato rilanciato, come detto, dal sindaco attraverso il suo profilo Facebook. Ma non è il solo ad aver avvertito una certa “assurdità” in questa – ennesima – limitazione alla libertà di movimento di tifosi che voglio seguire la loro squadra. Tra l’altro, la squadra in esame è in piena corsa scudetto. In una situazione sportiva del genere (ma il concetto è valido sempre), avere i propri tifosi al seguito sarebbe un fattore positivo da non trascurare. C’è da aggiungere che non è assolutamente la prima volta che ai tifosi del Napoli viene vietata una trasferta pur avendo i requisiti richiesti dalla legge (tessera del tifoso, nda) per potervi partecipare. L’ultimo episodio assurdo ci fu in occasione di Atalanta-Napoli dello scorso 21 gennaio. In quel caso, però, in zona non c’era il presidente Mattarella. Ma, come abbiamo visto, non avrebbe fatto alcuna differenza. Il problema non è il presidente. Il problema è la rinuncia ad assumersi le proprie responsabilità da parte dei questori e dei prefetti.

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