Momenti di alta tensione per la violenta protesta di alcuni detenuti nel carcere minorile di Airola. Secondo la denuncia dal Sappe e in particolare dal vicecoordinatore per la Campania, Sabatino De Rosa, un detenuto nordafricano sarebbe andato in escandescenza dopo aver richiesto un farmaco non consentito.
“Al rifiuto avrebbe iniziato a inveire ed a aggredire verbalmente il sanitario e solo il tempestivo intervento degli Agenti ha evitato il peggio. Poi il detenuto, rientrato in cella, ha aggredito il compagno di cella, un cinese, rompendogli prima il manico della scopa sulla schiena e poi tentando di strangolarlo. Sempre in mattinata un altro ristretto, albanese, si è autolesionato il corpo per avere anch’egli un farmaco non consentito, prima procurandosi dei tagli e poi sbattendo la testa contro il muro“.
CAOS NEL CARCERE MINORILE
Il Sindacato autonomo ha ringraziato l’impegno degli agenti penitenziari, così come il segretario del Sappe, Donato Capace: “Quanto avvenuto ieri nel carcere minorile di Airola deve necessariamente far riflettere per individuare soluzioni a breve ed evitare che la Polizia penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave stress e grande disagio durante l’espletamento del proprio servizio. Non possono più essere ammissibili e tollerabili atteggiamenti prevaricatori, arroganti da parte di una utenza che ormai, è notorio a tutti, è sempre più spietata ed insofferente al regime penitenziario, sia adulto che minorile! La politica deve farsi carico di tale problema assumendo idonee iniziative legislative per risolvere quanto prima tale questione, e non quella scellerata che consente oggi ad ultradiciottenni di essere ristretti in un carcere minorile”