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sabato, Luglio 5, 2025
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Chioschi di Mergellina: protesta choc dei gestori con bare, catene, taralli e birre davanti al Comune di Napoli

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Nuova protesta questa mattina davanti Palazzo San Giacomo da parte dei gestori dei 19 chioschi di Mergellina, che chiedono la riapertura delle proprie attività in attesa della decisione del Tar previsto per gennaio. I promotori dell’iniziativa hanno portato in piazza Municipio una bara, con all’interno dei taralli. Alcuni si sono incatenati gridando “lavoro” e “vogliamo soluzioni”. “Oramai-affermano la nostra è un’emergenza sociale, da quando è arrivato il provvedimento della Procura non stiamo più lavorando e i bilanci familiari sono decisamente deficitari. Da 5 mesi stiamo vivendo l’inferno”.

Quest’oggi è atteso l’incontro tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza mentre nel pomeriggio è atteso un confronto con gli avvocati dei gestori che hanno presentato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. “Il Comune si passi una mano sulla coscienza, la nostra vita è oramai sconvolta. Siamo stanchi e abbiamo famiglia”, dicono ancora i gestori dei chioschi.

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I gestori dei 19 chioschi di Mergellina, chiusi da alcuni mesi su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, hanno tenuto un sit-in all’esterno di Palazzo San Giacomo per chiedere una immediata riapertura delle attività. “Nel frattempo che gli organi preposti facciano il loro lavoro, ci consentano un’apertura almeno momentanea per salvare i bilanci familiari messi a dura prova dallo stop”, affermano i titolari dei chioschi. La manifestazione di oggi sarà replicata lunedì 26 agosto. È intenzione degli stessi gestori di tenere altre manifestazioni dinanzi la Procura della Repubblica di Napoli e alla Prefettura. Una delegazione è stata poi ricevuta a metà mattinata dallo staff dell’assessorato alle attività produttive guidato da Teresa Armato.

Francesca Presutto, la figlia di uno dei titolari del chiosco “O Lucian’’, situato all’inizio della Riviera di Chiaia non lontano dall’ingresso di piazza Vittoria della Villa Comunale, risponde alle accuse. «Non ci stiamo a passare per delinquenti. È brutta l’immagine che stanno dando di noi. Una famiglia come la nostra ha sempre lavorato tenendo sempre lontano certe pratiche e certi ambienti».

Il danno di immagine che i gestori dei chioschi dicono di subire, fa il paio con quello economico data la chiusura forzata in piena estate. «I prodotti li dobbiamo lo stesso pagare, i frigoriferi sono accesi anche se i chioschi ora sono chiusi per sequestro».

Salvatore Buoninsegni gestore dello chalet Pelè alla rotonda Diaz, aperto dal 1976 da sua mamma, assicura: «Abbiamo sempre pagato i tributi. Non vogliamo essere tacciati di essere degli abusivi che speculano». Secondo quanto riferisce lo stesso Salvatore i chioschi ora sequestrati «sono stati autorizzati dal Comune e dall’architetto dell’urbanistica. La prima volta ciò fu fatto alla Rotonda Diaz nel 2004 e poi due anni dopo per gli altri, con una conferenza dei servizi». Dal 2023 qualcosa è cambiato, dal Comune non si è fatto sentire nessuno e come un fulmine a ciel sereno è arrivata la chiusura per tutti noi, senza nessun preavviso».

Chioschi di Mergellina, i gestori: “Ci consentano un’apertura momentanea per salvare le famiglie”

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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