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martedì, Aprile 23, 2024
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Dai 500 euro ai 1000 euro in più in busta paga, gli effetti del taglio al cuneo fiscale previsto da Il Sole 24 Ore

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I tecnici del ministero dell’economia lavorano al decreto attuativo per il cuneo fiscale: nel 2020 previsti 500 euro in più in busta paga.In manovra il fondo per la riduzione del cuneo: 3 miliardi di euro nel 2020 e di 5 miliardi nel 2021 ma che potrebbero diventare 6 visto che nel 2021 l’operazione partirà da gennaio. Partirà infatti quest’anno l’operazione taglia-tasse per i lavoratori dipendenti, precisamente da luglio. A darne notizia è Il Sole 24 Ore. Presto inizierà il confronto con i sindacati per un intervento apposito per i lavoratori con reddito fino a 35 mila euro annui. Secondo i primi calcoli gli incrementi in busta paga saranno di 500 euro per poi salire a 1000 nel 2021.

Uno sgravio fiscale medio da 500 euro in busta paga per 4,5 milioni di lavoratori dipendenti a partire dalla seconda metà di quest’anno. Che diventeranno mille nel 2021, quando il meccanismo entrerà definitivamente a regime. Il governo è al lavoro sul taglio del cuneo fiscale (il taglio delle tasse che pesano sulle buste paga dei lavoratori dipendenti), vale a dire la misura di politica economica più importante inserita in legge di Bilancio, se si esclude il mancato aumento di Iva e accise sulla benzina per 23,1 miliardi. Palazzo Chigi ha messo sul piatto 3 miliardi nel 2020, che saliranno a 5 dal prossimo per tagliare le tasse sul lavoro, istituendo il «Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti». «Da gennaio ci siederemo con le parti sociali per decidere come utilizzare al meglio queste risorse che abbiamo stanziato e poi per avviare un grande lavoro di riforma del sistema fiscale» aveva spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla fine del 2019. E i suoi collaboratori confermano che, entro poche settimane, i sindacati saranno convocati per avviare un confronto su questo delicato dossier. Una data, a questo proposito, non è ancora stata fissata ma si ipotizza un incontro nella seconda metà di questo mese. Lo schema di intervento, nelle sue linee generali, è già stato messo a punto. La maggior parte delle risorse stanziate in manovra, come ricordato andranno a vantaggio dei lavoratori con redditi compresi tra i 26.600 euro e 34-35 mila euro, tagliati fuori bonus Renzi, introdotto nel 2014. Questa platea di contribuenti incasseranno in media 80 euro in più al mese. Vale a dire, appunto, circa 500 euro in più nel 2020 e mille euro in più nel 2021.

Resterebbero fuori i contribuenti che percepiscono annualmente redditi fino a 8000 euro, cioè coloro che rientrano nella no tax area. Novità anche per il bonus di 80 euro, altrimenti detto “Bonus Renzi”: circa 4,5 milioni di lavoratori con reddito tra i 26.600 euro e i 35 mila euro, che oggi non percepiscono gli 80 euro, li potranno avere sotto forma di detrazione.

 

 

 

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