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Offese a Giorgia Meloni, Saviano a processo: rischia fino a 3 anni di carcere

Saviano Meloni
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Ha avuto inizio oggi, a Roma, il processo contro Roberto Saviano. Lo scrittore napoletano, autore di Gomorra, è stato denunciato per aver definito, nel corso della puntata di Piazzapulita del dicembre 2020, “bastardi” l’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vicepremier Matteo Salvini. Quest’ultimo ha presentato un’istanza come parte civile.

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DEFINI’ “BASTARDA” LA MELONI, SAVIANO ACCUSATO DI DIFFAMAZIONE

Sono tre i membri di questo governo ad aver citato in giudizio Roberto Saviano, in occasioni diverse. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’accusa è di diffamazione e lo scrittore rischia fino a tre anni di carcere. Fuori dall’aula di tribunale, presenti fra gli altri Kasia Smutniak, gli scrittori Sandro VeronesiMichela MurgiaNicola Lagioia e il direttore de La Stampa Massimo Giannini.

Meloni aveva querelato Saviano per il suo intervento nella trasmissione Piazzapulita, nel mese di dicembre 2020. Si parlava di migrazione e faceva ancora discutere il caso del bambino di sei mesi, originario della Guinea, morto il mese precedente prima di raggiungere Malta. «Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong: “taxi del mare”, “crociere”. Mi viene solo da dire “bastardi” – affermò Saviano – a Meloni, a Salvini: bastardi. Come avete potuto? Come è stato possibile descrivere così tutto questo dolore?”.

SAVIANO: “GRAZIE AI MEDIA STRANIERI PER DARE RISALTO A CIO’ CHE ACCADE IN ITALIA”

Saviano, dopo l’attenzione dedicata alla vicenda da diverse testate internazionali, ha pubblicato un messaggio sul suo profilo social: “Ringrazio i media stranieri che danno attenzione a ciò che accade in Italia. Un governo liberticida che porta a processo chi critica. Un primo ministro contro uno scrittore, come se avessero uguale peso. Intimidire me per intimidire chiunque critichi l’operato di questo governo”.

E, dopo l’udienza odierna, ha così parlato: Salvini lo avrò contro sia in questo processo sia nel processo l’anno prossimo per la frase “il ministro della malavita”. In aula si è detto che non dovevo fare il comizio, ma io voglio solo difendermi. Credo di avere il record di giornalista, personalità, individuo più processato da questo governo”.

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