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venerdì, Luglio 4, 2025
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Non solo Diogo Jota, la stessa tragica fine anche per Scirea e tanti altri

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Il mondo del calcio è di nuovo in lutto. Diogo Jota, attaccante portoghese di 28 anni, è morto in un tragico incidente stradale. La dinamica non è ancora del tutto chiara, ma si tratterebbe di uno scontro frontale avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nei pressi di Porto. L’auto su cui viaggiava il calciatore, insieme al fratello, si è ribaltata dopo un violento impatto e ha preso fuoco, rendendo vani i soccorsi.

Jota era diventato un punto fermo della Nazionale portoghese e del Liverpool, dove aveva conquistato tifosi e compagni con il suo spirito di sacrificio e i suoi gol decisivi.

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La tragedia di Jota non è però isolata, visto che il mondo del calcio più volte è stato scosso per la scomparsa di uno dei suoi protagonisti in situazioni simili a quelle del portoghese.

Gaetano Scirea, il campione gentiluomo

Il pensiero corre inevitabilmente a Gaetano Scirea, storico libero della Juventus e campione del mondo con l’Italia nel 1982. Scirea  venne a mancare il 3 settembre 1989 in un incidente d’auto in Polonia. All’epoca aveva 36 anni e ricopriva il ruolo di vice-allenatore dei bianconeri. Si trovava in missione per visionare una squadra rivale nella Coppa UEFA, quando la vettura su cui viaggiava prese fuoco dopo un tamponamento. Le taniche di benzina nel bagagliaio causarono un’esplosione che non lasciò scampo né a lui né agli altri occupanti, tranne un dirigente del Gornik che riuscì miracolosamente a salvarsi.

Josè Antonio Reyes e la fatalità della velocità

Il 1° giugno 2019 un’altra giovane vita venne spezzata sull’asfalto. José Antonio Reyes, ex calciatore di Siviglia, Arsenal, Real e Atletico Madrid, morì a soli 35 anni in un incidente nei pressi della sua città natale, Utrera. Viaggiava a velocità elevata quando uno pneumatico esplose. L’auto si ribaltò e prese fuoco. Con lui morì anche un cugino, mentre un altro passeggero sopravvisse gravemente ustionato.

Un elenco tragico e lungo

Le vittime della strada nel mondo del calcio sono purtroppo tante. Da Paolo Barison, morto nel 1979, a Gigi Meroni, travolto mentre attraversava la strada. Da Dirceu, scomparso nel 1995 a Rio de Janeiro, a Jason Mayele e Vittorio Mero, entrambi morti nel 2002, quando la carriera era ancora in pieno corso. Stessa tragica fine anche per Federico Pisani. La vita dell’attaccante dell’Atalanta venne bruscamente spezzata a causa di un incidente stradale con la sua BMW 320 cabrio, mentre si trovava in compagnia della fidanzata– anche lei deceduta nell’incidente.

Storie che si assomigliano, tutte segnate dalla fatalità e dalla velocità. E tutte capaci di lasciare un vuoto immenso, dentro e fuori dal campo.

Un addio che fa male

Diogo Jota lascia una moglie e due figli piccoli. In molti lo ricordano per la sua dedizione alla famiglia e per l’impegno sociale che portava avanti nel silenzio. Le sue ultime parole sui social, un post dedicato ai tifosi dopo l’ultima stagione, suonano oggi come un saluto inaspettato: “Grazie per esserci sempre. A testa alta, insieme.”

Il calcio piange un altro talento volato via troppo presto. Ma resta il ricordo di chi, come lui, ha saputo dare tanto in così poco tempo.

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