Il Comune di Ercolano ha siglato un protocollo storico in caso di eruzione vulcanica, infatti, il sindaco Ciro Buonajuto ha trovato l’intesa con la Fondazione Convivenza Vesuvio. Grazie all’accordo, l’evacuazione della popolazione eviterà gli spostamenti dei cittadini a chilometri di distanza dalla provincia di Napoli.
La proposta al governo
Ercolano è uno dei 25 comuni della zona rossa vesuviana e il piano nazionale stabilisce un gemellaggio con l’Emilia Romagna. Da qui nasce la proposta di evacuare nelle altre 4 province della Campania, evitando una disgregazione del tessuto sociale e un disagio alle famiglie.
“Grazie a questo protocollo avvieremo una serie di interventi fondamentali: informazione e formazione dei cittadini, accordi con aziende e istituzioni, esercitazioni annuali per garantire la massima preparazione”, ha dichiarato il sindaco di Ercolano. “Questa iniziativa non è solo una risposta al rischio vulcanico, ma un’occasione per rafforzare la collaborazione tra i Comuni campani e costruire una rete di solidarietà territoriale, che prescinde dal rischio vulcanico stesso”.
L’iniziativa è stata sostenuta a livello nazionale, con l’appoggio di oltre 40 parlamentari
“L’accordo non solo evidenzia un impegno concreto per la sicurezza della popolazione. Dimostra anche la volontà di rafforzare i legami tra le comunità regionali e meridionali, promuovendo cooperazione e solidarietà. Si tratta di un’opportunità per trasformare una potenziale crisi in un’occasione per sviluppare sinergie tra le aree vulnerabili della regione“, ha raccontato Alessandro Carminiello il deputato del M5S.
La firma dell’accordo arriva dopo un anno e mezzo di lavoro. L’assessore alla Protezione Civile del Comune di Ercolano Spina Nunzio ha spiegato: “Siamo tra i primi a ratificare questo protocollo e auspichiamo che anche gli altri Comuni facciano lo stesso. Avere un piano di emergenza chiaro e condiviso è essenziale, e poter restare all’interno della propria regione è un grande vantaggio per tutta la popolazione.”